C’è una differenza sostanziale tra lo stare all’opposizione e il governare. A chi sta all’opposizione basta dire “non sono d’accordo” per evitare di prendersi la responsabilità politica di un atto della maggioranza. Chi sta al governo non può cavarsela così facilmente. Non può dire di essere contrario. Deve agire di conseguenza.E se proprio non è possibile, deve dimettersi immediatamente. Non può dire di essere contrario alle alleanze con i partiti. Deve rifiutarle a costo di non governare. Non può limitarsi a dire di essere contro l’immunità parlamentare, deve votare in tal senso quando se ne presenta l’occasione.Non può dire di essere contrario agli indagati in politica, deve pretendere che gli indagati si dimettano. Oppure deve dimettersi lui. E’ per questo che siamo, ormai, in una dittatura. Il Movimento 5 Stelle ha preso i voti della gente dicendo che non avrebbe fatto alleanze.Poi, dopo aver riscosso una marea di consensi, non sufficienti però a governare, ha cambiato le regole del gioco e si è alleato con la Lega. Un atto di una gravità inaudita non solo per le rigide regole che il Movimento si è dato, ma anche alla luce dei principi che ispirano la nostra Costituzione.Grazie alle loro chiacchiere i grillini hanno conquistato Roma. Poi è arrivato l’avviso di garanzia alla Raggi e poi anche il processo. Nonostante l’intransigenza con la quale avevano affrontato casi analoghi in precedenza, stavolta hanno voluto che il sindaco restasse al suo posto con il bollino del Movimento.Quando è arrivata l’assoluzione Di Battista e Di Maio si sono scagliati contro i giornalisti con una violenza inaudita. Ma mentre li accusavano di tradire i loro lettori, sapevano benissimo di essere stati loro a tradire i propri elettori, facendo l’esatto contrario di quello che andavano predicando.Abbiamo mandato in pensione Renzi perché ci ha mentito. Ci siamo affidati a questi qui sperando che fossero diversi. Pare proprio che ne abbiano fatte abbastanza per farci cambiare idea. Dobbiamo soltanto svegliarci e andare a votare. E visto che ce lo concedono raramente, ogni occasione è buona.