PERUGIA – Luca Palamara, ex componente del Consiglio superiore della magistratura, è indagato per corruzione. L’abitazione del pubblico ministero è stata perquisita dalla guardia di Finanza nell’ambito dell’inchiesta della procura di Perugia.
Avviso a comparire inoltre per il consigliere del Csm Luigi Spina e per il pubblico ministero Stefano Fava. Entrambi sono indagati per rivelazione di segreto e favoreggiamento.
Quei rapporti troppo stretti tra Palomara e Centofanti, imprenditore arrestato nel 2018
Il fascicolo che vede indagato Palamara è stato aperto più di un anno fa a Perugia.
Gli atti sono partiti da Roma. Il lavoro degli inquirenti è partito dalle strette relazioni fra il pm (ex presidente dell’Associazione nazionale magistrati), e l’imprenditore Fabrizio Centofanti. Quest’ultimo è stato arrestato nel febbraio 2018 in un’indagine collegata fra le Procure di Roma e Messina. I due erano intimi amici, anche dopo la perquisizione subita dall’imprenditore nel 2017.
Il presunto scambio di favori
In seguito sono venuti alla luce incontri tra Palamara con politici e magistrati per a gestire la partita per portare a capo della Procura di Roma l’attuale procuratore generale di Firenze Marcello Viola, aderente a Magistratura indipendente.
Palamara avrebbe dovuto far confluire su di lui anche i voti del proprio gruppo, decretandone la vittoria finale al plenum. In cambio, il pm avrebbe ricevuto l’appoggio di Mi per la sua nomina a procuratore aggiunto, sempre a Roma.
La difesa del pm
Ieri Palamara ha annunciato la richiesta di essere interrogato. Il pm è intenzionato a difendersi da “un reato grave e infamante per la mia persona e per i ruoli da me ricoperti. Mai, e sottolineo mai, baratterei il mio lavoro e la mia professione per alcunché e sono troppo rispettoso delle prerogative del Csm per permettermi di interferire sulle sue scelte, e in particolare sulla scelta del procuratore di Roma e dei suoi aggiunti“, ha detto. Palamara, negli ultimi tre mesi, è stato costantemente monitorato.