Piano Paesaggistico regionale, via allo sprint per lo strumento

Il governatore Vincenzo De Luca punta a portare a compimento l’iter per il Ppr e per definire il quadro strategico per la trasformazione sostenibile del territorio

Foto Marco Alpozzi - LaPresse Nella foto: Vincenzo De Luca

NAPOLI (mdr) – Il dibattito relativo al terzo mandato può attendere. Prima c’è un Piano Paesaggistico Regionale (Ppr) da portare a compimento. Il governatore Vincenzo De Luca e la sua squadra di governo regionale hanno ripreso l’attività a pieno regime e sono proiettati sulle iniziative e sulle procedure che puntano a portare a termine entro l’anno in corso. Il Ppr rappresenta uno strumento a cui De Luca tiene molto, al punto che nello scorso mese di aprile non aveva esitato a manifestare l’importanza dell’adozione del Piano per superare “quel quadro di vincoli che in buona sostanza paralizzano l’attività di trasformazione del territorio”. Il governatore ha anche evidenziato quello che definisce un “paradosso”, secondo il quale “l’Italia è il Paese che ha la normativa vincolista più pesante al mondo e contemporaneamente ha il livello più alto al mondo di abusivismo”. Uno scenario rispetto al quale, pertanto, l’iter è in corso e il prossimo step potrebbe riguardare le audizioni con le associazioni ambientalistiche. Il Piano Paesaggistico Regionale (Ppr) rappresenta il quadro di riferimento prescrittivo per le azioni di tutela e valorizzazione dei paesaggi campani e il quadro strategico delle politiche di trasformazione sostenibile del territorio in Campania, sempre improntate alla salvaguardia del valore paesaggistico dei luoghi.
La sinergia dei due quadri di riferimento contribuisce a una crescita intelligente, sostenibile ed equa. Ambiente, territorio e paesaggio devono rappresentare i punti di riferimento per qualsiasi politica di sviluppo e quindi pregnanti per qualunque programmazione ancorché comunitaria.
La Regione Campania e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali hanno sottoscritto, il 14 luglio 2016, un’Intesa Istituzionale per la redazione del Piano Paesaggistico Regionale, così come stabilito dal Codice dei Beni Culturali, D.lgs. n. 42 del 2004. A partire da quella data le strutture regionali preposte alla elaborazione del Piano hanno avviato un complesso lavoro di ricognizione dello stato dei luoghi, di definizione dei criteri metodologici alla base delle strategie generali e specifiche, di analisi dei fattori costitutivi della “struttura del paesaggio” in relazione agli aspetti fisico-naturalistico-ambientali e a quelli antropici, alla rappresentazione delle “componenti paesaggistiche”, alla delimitazione preliminare degli “ambiti di paesaggio” in vista della individuazione degli obiettivi di qualità paesaggistica e della definizione della struttura normativa del piano. L’intero impianto progettuale è stato condiviso nell’ambito del Tavolo istituito ai sensi dell’Intesa e nel corso di una prolungata attività di interlocuzione, culminata nella trasmissione della Proposta di Preliminare di Ppr da parte della Regione Campania (dicembre 2018) e di recepimento della stessa da parte del MiBAC (settembre 2019).
A partire dall’approvazione del Preliminare di Ppr (Delibera di Giunta regionale n. 560 del 12 novembre 2019) è stato possibile avviare una nuova fase di verifica, di confronto e condivisione. In primo luogo con Istituzioni e Organismi, quali Soprintendenze e Parchi, più in generale Enti Locali, Università, rappresentanze del mondo imprenditoriale, sociale e sindacale, professionale, dell’associazionismo, per trasformare il Preliminare in Piano Paesaggistico Regionale, nella sua forma definitiva.
Con Delibera di Giunta regionale n. 620 del 22 novembre 2022 è stato approvato il “Catalogo e l’Atlante delle dichiarazioni di notevole interesse pubblico”.
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