Incendio distrugge un capannone. Terzo rogo: ora è incubo racket

Ieri i carabinieri sono intervenuti alla traversa vicinale Fossitelli: distrutto un deposito cinese. Pochi giorni fa altri due stabilimenti devastati dalle fiamme in via delle Repubbliche Marinare

NAPOLI – Maxi incendio alla traversa vicinale Fossitelli nel quartiere di Barra. Ieri pomeriggio le fiamme sono divampate all’interno di un capannone di stoccaggio di materiali di provenienza cinese. Sul posto si sono precipitati i carabinieri della compagnia di Poggioreale, i militari del nucleo Radiomobile e i vigili del fuoco. Intanto una grande nuvola di fumo nero aveva avvolto la periferia orientale della città. Non ci sono feriti. Solo tanto spavento per gli abitanti nella zona. Poi le indagini. I pompieri hanno fatto sapere che il rogo è stato violento. Distrutto il capannone. Servirà attendere che i materiali si raffreddino, per avviare gli accertamenti tecnici. Gli investigatori dell’Arma non escludono ipotesi e attendono l’esito del sopralluogo dei vigili del fuoco. La Procura sospetta il dolo: un’azione mirata. Ipotesi racket: è il terzo grosso incendio in pochi giorni, che distrugge capannoni industriali a Barra. E l’allerta è massima. Le forze dell’ordine hanno intensificato i servizi di controllo del territorio. Ieri sera i carabinieri della compagnia di Poggioreale e i militari del nucleo Radiomobile hanno parlato a lungo con le persone, che abitano in quel tratto della strada.

Poche settimane fa sempre a Barra un altro incendio aveva devastato tre capannoni industriali in via Repubbliche Marinare.
Episodi simili, si affrettano a dire gli investigatori, che stanno svolgendo delle indagini mirate.

Quella volta il rogo scoppiò poco dopo la mezzanotte. Sempre i carabinieri del nucleo radiomobile e della compagnia Poggioreale effettuarono il primo intervento.

Il rogo era stato violento: le squadre dei pompieri non poterono fare altro, che controllare le fiamme. Danni ingenti. Poi le indagini: l’incendio era partito dal magazzino di un grossista di forniture per parrucchieri. Poi le fiamme si erano propagate al capannone accanto, di un ingrosso cinese. Ancora dopo a una struttura convenzionata con l’Asl, che si occupa di dialisi (ha subito i danni maggiori). Ancora oggi i militari visionano le immagini, per risalire ai responsabili.

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