Piante in camera per purificare l’aria

Ossigeno e sonno migliore: i benefici del dormire in una stanza da letto ‘green’

NAPOLI – In cucina, in salone, all’ingresso, fuori al balcone, in camera da letto e anche in bagno. In casa le piante sono sempre le benvenute, ovunque le si posizioni. Belle da vedere ed eleganti oggetti d’arredamento, le piante diventano dei veri e propri ‘coinquilini’ che ci fanno compagnia e rendono l’atmosfera domestica più distesa. In molti si chiederanno se, però, sia il caso di posizionare delle piante anche all’interno della camera da letto. Un quesito lecito: è la stanza in cui trascorriamo l’intera notte in una posizione pressoché immobile, respirando a pieni polmoni tutto quel che nella stanza è contenuto. E’ quindi credenza comune e popolare che, per via della celeberrima fotosintesi clorofilliana (il processo chimico attraverso il quale le piante verdi producono anidride carbonica atmosferica nelle ore notturne) dormire con una pianta in camera da letto faccia male all’organismo umano.
Smentiamo, oggi, una volta e per tutte questo falso mito. E lo facciamo niente di meno che attraverso l’intervento di una fonte a dir poco autorevole, che è la Nasa. L’agenzia spaziale americana si è scomodata ed è intervenuta su questo argomento, sostenendo, in breve, che non solo dormire con una pianta in stanza non è dannoso alla salute, ma che, al contrario, faccia invece bene al nostro organismo. Avere una pianta accanto mentre si dorme non solo contribuisce alla purificazione dell’aria, ma contribuisce inoltre a calmare e a migliorare il sonno. Perché è vero che le piante di notte consumano ossigeno e producono anidride carbonica, ma la quantità di CO2 è così minima che non è in grado di danneggiare la salute dell’uomo.

Appurato, quindi, che dormire con delle piante accanto faccia bene e non male agli inquilini, procediamo ora ad analizzare quali siano le piante più adatte da posizionare in camera da letto. Per le sue caratteristiche, l’areca è la prima a essere citata tra le piante adatte a essere collocate nella stanza in cui dormiamo. Ideale per le case in cui ci sono dei fumatori, dal momento che è capace di filtrare benzene, tricloroetilene e formaldeide, soprattutto se posizionata vicino i mobili verniciati. L’areca è perfetta anche per chi soffre di raffreddori frequenti, poiché rilascia nell’aria una quantità di umidità tale da favorire la respirazione.

Consigliatissima, specie ora che ci addentriamo nella stagione estiva in cui i piccoli insetti e soprattutto le zanzare costituiscono la principale insidia del nostro buon dormire, è l’aloe vera. Le sue lunghe foglie sono capaci di tenere lontani i fastidiosi moscerini e le zanzare, e di rimuovere in maniera efficace la maggior parte degli agenti tossici presenti in camera da letto (come formaldeide e xilene). Inoltre, l’aloe vera sa anche dirci se l’ambiente in cui viviamo è inquinato. Come? Tramite il colore delle sue foglie: se compaiono delle macchie marroni significa che dobbiamo rivedere l’areazione della stanza.

Perfetta contro lo smog, ma quello elettronico è la sansevera. Grandiosa produttrice di ossigeno per tutta la notte, questa pianta, oltre a filtrare le sostanze inquinanti che arrivano dalle strade, è capace di assorbire anche l’elettrosmog prodotto dagli smartphone e dai computer. Ideale, quindi, per le case di chi ancora lavora in smartworking e produce quindi un elevato livello di elettrosmog. Attenzione, per chi ha cani e gatti, a posizionarla in un posto in cui gli animali non possono raggiungerla: le sue foglie verde brillante sono infatti tossiche per i nostri amici a quattro zampe. Infine, un’altra pianta ottima per la stanza da letto è la beaucarnea, pianta “mangia fumo” per eccellenza.

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