Pianura (Napoli), spari nella piazza di droga dei Carillo

Un commando in moto ha fatto fuoco in via Domenico Padula: colpiti il portone di un palazzo e un appartamento ai piani alti. Gli investigatori: il gruppo armato ha puntato le pistole in più direzioni, una ‘stesa’.

Carlo Esposito e Antonio Carillo
Carlo Esposito e Antonio Carillo

Colpi d’arma da fuoco contro una palazzina, torna la paura in via Domenico Padula nel quartiere Pianura. Diversi proiettili sono stati esplosi contro il portone nel cuore della notte. Uno avrebbe raggiunto anche un piano alto dello stabile (palazzo Rosi). Gli investigatori dell’Arma fanno sapere che non risultano feriti: i carabinieri hanno contattato i pronto soccorso nella zona. I medici hanno spiegato che non ci sono persone con lesioni da arma da fuoco. Poi gli accertamenti.

Le forze dell’ordine hanno ascoltato gli abitanti: avevano udito una raffica di esplosioni in rapida sequenza in strada nella tarda serata di lunedì. Un commando aveva aperto il fuoco e sparato in più direzioni. Per gli inquirenti, è stata una ‘stesa’: un avvertimento scandito dai colpi di pistola. Non un agguato. Indagini in corso dei militari del nucleo operativo di Bagnoli, che hanno requisito i filmati registrati dalle telecamere. Dinamica e matrice da chiarire. Ma qui gli inquirenti hanno già una pista da seguire ed esaminano gli scenari.

Il commando ha fatto fuoco in una nota piazza di spaccio riconducibile al gruppo Carillo-Perfetto, in contrasto coi Calone-Marisicano-Esposito. Ci sono diversi elementi sul tavolo della Procura. Nel dicembre 2020 i carabinieri avevano accertato che una abitazione nell’isolato era stata trasformata in piazza di spaccio. Non solo. Nel maggio del 2009, in un altro servizio antidroga, erano finite in manette otto persone.

Insomma – secondo gli investigatori – l’obiettivo del gruppo di fuoco era una postazione per vendere stupefacenti, che si trova poco più avanti. Ha agito una batteria in moto. Almeno tre motociclette. La ricostruzione è da brivido: finita la stagione degli agguati e delle bombe, l’obiettivo dei clan è seminare il panico nelle piazze di droga dei rivali, per costringere gli spacciatori a chiuderle e a emigrare altrove. In verità qui è il principale business.

Il mercato degli stupefacenti ha portato allo scontro frontale le due ‘paranze’, fino al maxi blitz con decine di arresti, che ha fermato le ostilità. Tra gli arrestati Antonio Carillo, Antonio Calone, Carlo Esposito ed Emanuele Marsicano. Da giorni si registrano scintille. Gli inquirenti sospettano colpi di coda della faida. Intanto ieri hanno ascoltato i residenti, per raccogliere informazioni, anche in via confidenziale. I due gruppi hanno sostituito le persone arrestate. Il clan Carillo-Perfetto si è riorganizzato dopo i blitz e ha eletto quattro reggenti.

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