Due ordinanze cautelari per bloccare lo spaccio nell’area nolana. All’alba di ieri l’operazione, che ha portato in carcere dodici persone, una ai domiciliari e cinque con il divieto di dimora (due in Campania, uno nella provincia di Napoli e due nel Comune di Cimitile). Gli inquirenti tracciano profili e ruoli degli indagati. Indicano come promotori Paolino Marotta e Vincenzo Battaglia. Mentre Luigi Cozzolino, detto Gigino, o lo zio, si sarebbe occupato della fornitura degli stupefacenti.
Marotta avrebbe avuto il colpito di “organizzare l’approvvigionamento della droga, di vigilare sul buon andamento delle piazze di spaccio e di portare la contabilità dei proventi”. Battaglia si sarebbe “prodigato per coordinare gli altri associati” e avrebbe “intrattenuto rapporti con un altro gruppo, guidato da Pietro Catapano”.
Secondo gli inquirenti, si tratta di una macchina ben oleata. Una vera catena di comando. I magistrati spiegano che Pietro Catapano avrebbe avuto il ruolo di “capo e organizzatore”. Arturo Ferone avrebbe curato i rapporti con i grossisti e si sarebbe occupato dei ‘ricavi’. Una sorta di vice di Catapano. L’indagine comincia il 16 luglio 2016, quando una donna telefona al 112 e in maniera anonima segnala lo spaccio di stupefacenti a Nola (zona Salvatore). Da qui appostamenti e intercettazioni telefoniche. Riflettori accesi su due piazze di spaccio a Nola e Casamarciano. Nell’ordinanza cautelare il gip rileva anche “la pericolosità dell’associazione, per la sostanza trattata in via principale (la cocaina)”. Gli investigatori dell’Arma fanno sapere che i provvedimenti eseguiti ieri sono stati emessi dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 18 indagati, ritenuti indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, aggravata dall’essere composta da più di dieci persone e dalla disponibilità di armi, nonché detenzione ai fini di spaccio.
Le indagini – condotte dal Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Nola – hanno puntato sulle dinamiche inerenti alla gestione dell’attività di spaccio di stupefacenti nell’area nolana, individuando quattro presunti distinti gruppi criminali, attivi, rispettivamente, nei comuni di Nola, Casamarciano, San Gennaro Vesuviano e Cimitile.
Sempre secondo l’Arma, i sodali intrattenevano rapporti con soggetti riconducibili a circuiti criminali operanti a Napoli, funzionali all’approvvigionamento dello stupefacente.
Nel corso delle indagini, sono state tratte in arresto in flagranza di reato altre 5 persone, sequestrando circa un chilogrammo di sostanze stupefacenti di vario genere (cocaina, hashish e marijuana).
All’alba di ieri sono scattate anche 17 perquisizioni delegate, finalizzate alla ricerca di sostanze stupefacenti, nei confronti di altrettanti indagati non attinti da misure cautelari.
Il gip ha rigettato la richiesta di misura cautelare del pubblico ministero nei confronti di Germano Busiello. Il pm aveva chiesto la custodia in carcere. Gli accertamenti dei carabinieri proseguono anche in queste ore.