Regione, fallisce il blitz dei cavaioli

Il presidente dell’assemblea Oliviero: l’area di Caserta va bonificata, non riaperta alle estrazioni

Zannini e Luserta

CASERTA – Il consigliere regionale Giovanni Zannini tenta il blitz a favore dei cavaioli, ma viene abbattuto dal “fuoco amico” (si fa per dire). E’ stato infatti lo stesso presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero a bloccare il sub emendamento presentato dal politico mondragonese. Una battuta d’arresto per Zannini che, come si può vedere dalle foto in questa pagina, è grande amico di due cavaioli come Antonio Luserta (attivo nella zona di Caserta) e l’europarlamentare Aldo Patriciello (che controlla un’attività estrattiva a Pietravairano). Insieme a Luserta, del resto, il consigliere regionale è l’ispiratore del gruppo politico dei Moderati in consiglio comunale a Caserta e sta preparando il ben noto “listone” a sostegno del sindaco Carlo Marino per le amministrative di ottobre. Zannini ha quindi cercato di spianare la strada ai suoi amici: secondo la proposta bloccata in consiglio regionale, si sarebbe potuto procedere all’estrazione per “i procedimenti per i quali non è stata rilasciata l’autorizzazione estrattiva ma sono stati acquisiti – alla data di entrata in vigore della presente legge – tutti i pareri, nulla osta e atti di assenso”.

Ma Oliviero gli ha intimato lo stop, risolvendo a suo favore lo scontro interno alla maggioranza De Luca. La circostanza è emersa ieri mattina ,a margine dei lavori del consiglio comunale di Caserta, in risposta a una richiesta di chiarimenti del consigliere di Forza Italia Roberto Desiderio, che ha ironicamente dichiarato di essere diventato all’istante un sostenitore del presidente del consiglio regionale per questo episodio.

“Tutti gli emendamenti presentati al collegato alla stabilità regionale del 2021 – ha dichiarato Oliviero, contattato da “Cronache” – sono risultati inammissibili in base a quanto stabilito dagli articoli 106, 113 comma 6 e 114 del regolamento interno. Infatti il contenuto è apparso riferibile a quanto già discusso e affrontato in commissione, per altri sussistevano incompatibilità finanziaria”.
Ma Oliviero non si ferma qui e, a precisa domanda di “Cronache”, entra anche nel merito della proposta di Zannini: “Fin qui il mio ruolo di presidente del consiglio regionale, sul piano politico ritengo che quell’area (il riferimento è a Caserta, ndr) va bonificata e non certamente riaperta all’attività di coltivazione. Ho ricevuto in tale direzione decine di sollecitazioni da parte di associazioni e cittadini fortemente preoccupati”.
ù

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