PISTOIA – La procura di Pistoia ha aperto un fascicolo d’indagine per il decesso nel pronto soccorso dell’ospedale San Jacopo di una cittadina americana, 74 anni, residente da molti anni nella città toscana. La direzione generale della Asl Toscana centro ha attivato “il rischio clinico aziendale” che ha iniziato le procedure di acquisizione degli atti clinici, secondo quanto previsto a livello regionale e nazionale. Per verificare la correttezza del percorso assistenziale ed organizzativo nel Dea di Pistoia.
La nota dell’azienda sanitaria
Il riscontro diagnostico richiesto dall’Azienda sanitaria è stato rinviato. In quanto è giunta la notifica da parte dell’autorità giudiziaria del sequestro della salma. “L’Azienda dà la sua piena disponibilità alla magistratura per giungere il più rapidamente possibile alla chiarezza”, precisa una nota. Domani sarà effettuata una pre-analisi nella quale sarà stabilito quando effettuare l’Audit con i professionisti del Dea. L’esito nonché gli atti che ne deriveranno saranno poi trasmessi al rischio clinico regionale. In questa fase il rischio clinico aziendale, spiega la Asl, sta analizzando la documentazione clinica. Per accertare la correttezza delle procedure diagnostiche e terapeuticheverificare l’attività organizzativa svolta nel pronto soccorso.
L’arrivo al pronto soccorso
La paziente era giunta in pronto soccorso alle ore 22,13 dello scorso venerdì notte e secondo quanto riportato dalla cartella clinica presa in carico dell’équipe sanitaria in quel momento in turno. La donna aveva un codice 3 (urgenza differibile). Perché presentava una sintomatologia acuta che la paziente riferiva di avere da due giorni. Al momento dell’accettazione era in buone condizioni generali e deambulava autonomamente. E solo alla successiva rivalutazione dei parametri vitali e alla somministrazione delle terapie era stata invitata a sdraiarsi in barella. Sotto monitoraggio del personale.
Il quadro clinico della paziente
Gli esami svolti confermavano il quadro clinico acuto iniziale e le condizioni cliniche generali non apparivano critiche. Nelle ore successive la situazione clinica si evolve in uno stato di coma. Il medico rianimatore è intervenuto tempestivamente in pronto soccorso, ha confermato la gravità del quadro clinico. Accompagnando la paziente ad eseguire un’indagine diagnostica radiologica. Ma intorno alle ore 4,35 la paziente subisce un arresto cardio-respiratorio che, nonostante i 45 minuti di manovre respiratorie, la portavano al decesso.
(LaPresse)