Pnrr, Cottarelli: “Per fare riforme, serve sapere la meta. Altrimenti è opportunismo”

Foto LaPresse - Andrea Panegrossi in foto Carlo Cottarelli

TRENTO“La politica e le riforme? Per farle si deve sapere dove si vuole arrivare. Se non si definisce dall’inizio in quale mondo si vuole vivere, la politica diventa opportunismo”. Così Carlo Cottarelli subito dopo essere sceso dal palco del Festival dell’economia di Trento. “L’opinione pubblica non è interessata alle riforme, sono temi lontani dalla gente – dice l’economista – Votano chi fa promesse nel breve periodo, senza spiegare il perché. Il problema non sono i partiti, oggi siamo noi. Vedremo se con le prossime elezioni cambierà questa situazione. Lo stesso Pnrr non è nato rispondendo a richieste della gente, sono davvero queste le cose che vuole? Temo che le riforme si faranno solo in parte. In Italia si è lavorato sulla redistribuzione più che sulle opportunità – prosegue Cottarelli – Si è tagliato su scuola e sanità.

Il capitalismo lasciato a se stesso non dà opportunità a tutti. Senza questo passaggio non si premia nemmeno il merito. Le possibilità non debbono essere solo legate alla nascita, serve l’uguaglianza di partenza ma il concetto di merito non può essere distrutto. A mio avviso una tassa di successione è valida, non credo invece ad una flat tax. In Italia, il Pnrr deve fare salire l’ascensore sociale, per farlo servono capitale fisico, umano e risorse. Credo che servirà anche una maggiore semplificazione nella pubblica amministrazione”.(LaPresse)

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