ROMA – “Comuni e Regioni hanno interpretato al meglio le ambizioni del programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare presentando progetti focalizzati sui fabbisogni dei territori alla luce di un nuovo modello di edilizia pubblica, mettendo al centro i principi di sostenibilità sociale e ambientale”. Il Rapporto Pinqua pone poi l’accento sui cosiddetti ‘indicatori di impatto comuni’ che sono alla base della valutazione quantitativa del Piano stesso, coerentemente con quanto previsto dai regolamenti europei in termini di condizionalità del Pnrr. In particolare, “si stima che l’attuazione del Programma produrrà una riduzione del 38% dei consumi di energia primaria e un calo del 31% delle emissioni annue di CO2 per metro quadro, con un effetto significativo sul contrasto alla crisi climatica”. Così il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini presentando il rapporto sul Programma, che inaugura una serie di report monografici di approfondimento degli investimenti promossi dal Ministero e finanziati dal Pnrr. Giovannini ha poi sottolineato che, dalla rosa di progetti presentati, sono stati 159 ad essere ammessi al finanziamento. “Il Programma ha al centro una nuova visione della città, in cui la città è un luogo più connesso e più inclusivo, attraverso progetti di riqualificazione ma anche progetti che devono essere seguiti – al di la degli aspetti ingegneristici – anche con iniziative di carattere sociale. Pinqua, in questo senso, contribuisce a molti dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, soprattutto quelli relativi alla lotta alla povertà e alle diseguaglianze”, ha spiegato il ministro.
LaPresse
