“Secondo l’Ocse il nostro Paese investe in ricerca solo l’1,5 per cento del Pil, contro il 2,2 dell’Europa. È un dato preoccupante visto che la ricerca e l’innovazione sono pilastri indispensabili per poter puntare ad uno sviluppo socio-economico duraturo, consistente e sostenibile”. Lo ha detto oggi il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra concludendo a Roma il consiglio generale della Fir Cisl, la federazione nazionale della ricerca. “Lo sviluppo complessivo di un Paese dipende essenzialmente dalla capacità che ha di fare ricerca, di base e avanzata. La politica, nel nostro Paese, purtroppo si è distinta in questo campo con una lunga tradizione di miopia con scarsi investimenti e poche risorse. Abbiamo da una parte i nostri ricercatori che sono riconosciuti a livello internazionale per la loro produzione scientifica, ma, dall’altra, esistono freni inaccettabili che rendono questa attività più difficile, precaria e poco remunerativa. La conseguenza di tutto questo è che l’intero comparto fa registrare punti strutturali di debolezza che vanno dalla frammentarietà dei soggetti chiamati a fare ricerca all’insufficiente attrazione di talenti dall’estero, mentre continua l’emorragia dei nostri giovani. L’occasione giusta per sciogliere questi nodi è il PNRR con i suoi 6 miliardi per la filiera. Bisogna non disperdere gli investimenti avviati, evitare il rischio di un incremento soltanto temporaneo delle risorse e di un successivo ritorno ai pregressi livelli di spesa. Serve un impegno da parte delle istituzioni e della politica a considerare i fondi spesi in ricerca come un’assunzione di responsabilità nei confronti del Paese, come ha detto il premio nobel della Fisica Giorgio Parisi”.
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Pnrr, Sbarra (Cisl): “Occasione giusta ma non disperdere investimenti”
“Secondo l’Ocse il nostro Paese investe in ricerca solo l’1,5 per cento del Pil, contro il 2,2 dell’Europa. È un dato preoccupante visto che la ricerca e l’innovazione sono pilastri indispensabili per poter puntare ad uno sviluppo socio-economico duraturo, consistente e sostenibile”