Pochi dipendenti comunali, Pnrr a rischio a Castelvolturno

CASTELVOLTURNO – I servizi ordinari da garantire, i milioni di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza da intercettare e il territorio da tenere sotto controllo: chi deve sobbarcarsi tutto questo sono i dirigenti e i dipendenti comunali. Oneri e onori per loro. La verità è che la maggior parte degli uffici dei Municipi di Terra di Lavoro sono al collasso. Non hanno la struttura per affrontare questo periodo cruciale per lo sviluppo (per il rilancio) della nazione. Un po’ i meccanismi governativi, che non sono riusciti ad aiutare i sindaci tempestivamente, un po’ la politica locale, spesso difettosa nel programmare le assunzioni e il risultato è che ad affrontare questo tsunami di occasioni e compiti ordinari da svolgere sono uffici con pochissimi dipendenti. E ciò che sta succedendo a Castelvolturno rende perfettamente l’idea di questa situazione emergenziale. Domenico De Simone, capo della polizia locale, aveva avvertito gli amministratori e i dirigenti già l’anno scorso: servono nuove unità, il comando dei caschi bianchi, aveva detto, rischia di svuotarsi. Ma dal primo monito che aveva lanciato ad oggi, nulla è stato fatto di concreto per porre rimedio al problema. E con la stagione estiva alle porte, l’assenza di agenti (chiamati a garantire la sicurezza dei cittadini, ad occuparsi della viabilità, a contrastare i reati ambientali) sul Litorale rappresenta una grana rilevante.

Il comandante ha messo nero su bianco i problemi che sta attraversando il settore in una nota diretta al sindaco Luigi Petrella. “In considerazione dell’esiguo numero di operatori in servizio, comunico ai titolari di posizione organizzativa di questo Ente che ogni attività demandata a quest’ufficio, per quanto di specifica competenza, non potrà essere evasa se non con tempi lunghissimi. Ovviamente – ha chiarito De Simone – il personale in servizio si impegna, come sempre fatto, ad evadere le attività nel minor tempo possibile, sicuro che chi di dovere attui il prima possibile l’iter per assumere nuovi operatori di polizia municipale, con la dovuta copertura finanziaria che il ragioniere capo ha sempre garantito, in quanto particolarmente sensibile e vicino alle problematiche assunzionali e gestionali della polizia municipale”.

Insomma, sintetizzando, i soldi ci sono, almeno stando a quanto detto dall’ufficio Ragioneria. Deve essere la parte politica e chi guida l’area del Personale a concretizzare l’intenzione di portare nuovi dipendenti a Castelvolturno. Il caso ha scosso anche l’opposizione. Il dem Giuseppe Scialla ha sottolineato come l’amministrazione guidata da Petrella abbia visto dimezzare il personale in servizio al comando vigili senza agire: “Non ha fatto nulla per impedirlo. Non c’è stata programmazione. E questo è gravissimo. Rischiamo di trovarci ad avere un settore importante totalmente scoperto. È inaccettabile. Cristina D’Ausilio – ha concluso Scialla – dovrebbe avere la dignità di dimettersi, dato il suo totale fallimento come assessore delegato al personale”.

Quasi peggio sono le condizioni in cui versa l’ufficio Tecnico. Nelle scorse settimane, l’architetto Claudio Fiorillo, responsabile del settore, ha inviato una nota al primo cittadino, agli assessori e ai consiglieri per informarli che il comparto che è chiamato a guidare può contare solo su 4 dipendenti, di cui uno verso il pensionamento. L’area Lavori pubblici ora vanta circa 100 interventi di opere, tra quelle finanziate e quelle in corso di finanziamento, da seguire e molteplici procedure di acquisizione di fondi per interventi. Il tutto, potenzialmente, muove 443 milioni di euro. Attualmente ci sono in fase di espletamento di gara lavori per oltre 76 milioni di euro. Il dirigente Fiorillo ha anche sottolineato che c’è un iter complesso in corso per 29 milioni di euro, dove Castelvolturno è posizionato primo per contributi ricevuti.

Insomma, sono numeri enormi che vengono gestiti da pochissime unità. E l’esito può essere disastroso: perdere i finanziamenti ottenuti, commettere errori per rispettare i tempi e generare un caos amministrativo in grado di trasformare occasioni importanti in sciagure.

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