Politiche, De Luca cala il tris: Graziano, Oliviero e Zannini

Vincenzo De Luca

CASERTA –  Mentre il Partito Democratico si sta arrovellando, e non poco, sulla sfida interna per la conquista della segreteria regionale, c’è chi sta già pensando a come trovare la quadratura del cerchio. La situazione, sufficientemente cristallizzata, è quella di un partito diviso in due sulla figura, sempre più ingombrante, del governatore Vincenzo De Luca. Purtroppo per i dem che lo vivono come un corpo estraneo, De Luca è un potentato politico elettorale di cui non possono fare a meno. Ne andrebbe della tenuta del partito alle prossime politiche. Se l’alternativa deve essere quella di un De Luca lontano dal Pd nel momento delle politiche, allora è meglio trattare con De Luca per la segreteria regionale. De Luca è imprescindibile anche perché, con il suo benestare, il Partito Democratico potrebbe finire in coalizione con lo stesso Pd nelle circoscrizioni elettorali campane. Ovviamente, visto che De Luca si è accorto di avere in mano il cordolo della giostra, sta tentando una giocata complessiva che potrebbe rafforzare la sua posizione. L’obiettivo di Vincenzo De Luca è quello di dare la giusta ‘soddisfazione’ ai suoi più importanti sostenitori. Questo, in provincia di Caserta, significa tutelare tre pezzi da novanta della politica di Terra di Lavoro, ovvero il presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero, il consigliere regionale Giovanni Zannini e il candidato segretario regionale del Pd Stefano Graziano.

Nel risiko deluchiano i tre devono essere valorizzati con una candidatura ‘utile’ allo scatto verso Roma. Se Zannini e Oliviero accettassero di trasferirsi a Roma, e i due ci andrebbero di corsa, non cambierebbero neanche gli assetti regionali visto che a due fedelissimi di De Luca si sostituirebbero due fedelissimi di De Luca, ossia Lucia Esposito (al posto di Oliviero) e Sonia Palmeri (al posto di Zannini). Un poker di questo tipo garantirebbe a De Luca anche il sostegno dei quattro alle prossime regionali a cui Vincenzo De Luca sogna di ricandidarsi per un terzo mandato. Tra i nomi da valorizzare, nei collegi di Terra di Lavoro, non c’è quello del deputato ‘casertano’ uscente, Piero De Luca. Stavolta il figlio del Governatore pare che tenterà la sorte della rielezione nella sua Salerno. Se De Luca Jr avesse accanto a sé qualche parlamentare campano ‘fedele’ potrebbe pure spuntare una nomina a sottosegretario. Il sostegno di De Luca a Zannini era atteso e, per il consigliere regionale mondragonese, si prospetta una candidatura all’uninominale nel collegio di Aversa che comprende tutto il litorale domizio fino a Mondragone. Sarà forse casuale che negli ultimi mesi Zannini si sia speso per valorizzare soprattutto i sindaci dell’agro aversano? Gino Pellegrino, da Parete è finito alla presidenza dell’Eda Rifiuti. Anacleto Colombiano, da San Marcellino è ora coordinatore del distretto provinciale dell’Ente Idrico Campano. Il sindaco di Lusciano Nicola Esposito finirà alla Gisec e il sindaco di Aversa Alfonso Golia, che deve ai moderati di Zannini la sua permanenza sul più alto scranno del comune normanno, all’Asi di Caserta. Oliviero sarebbe candidato  nello stesso collegio uninominale ma al Senato. Graziano invece dovrebbe essere capolista del listino per Montecitorio.  Il quadro, in buona sostanza, sembra completo.

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