CASERTA – Forte calo delle violenze sessuali e degli omicidi, tentati o commessi, così come delle rapine. Risultati straordinari quelli ottenuti dalla Polizia di Stato in provincia di Caserta lo scorso anno quanto ai crimini violenti. Ma è nella prevenzione delle attività della criminalità organizzata che la questura guidata dal dottor Antonino Messineo ha ottenuto i risultati più significativi. L’aumento delle informative antimafia è infatti passato da 960 a 1.100 rispetto al 2020.
Grande il numero di sequestri effettuati nei confronti della criminalità organizzata: solo nel primo trimestre del 2022 sono stati confiscati beni per 30 milioni ai gruppi mafiosi. Calate del 13% le estorsioni, passate da 191 a 167 nel 2021. Nello stesso anno diminuiti del 40% anche i reati di associazione a delinquere. Calo sostanziale anche degli omicidi. Non solto quelli tentati, scesi da 22 a 20 (una flessione del -9%), ma anche e soprattutto quelli commessi, ridotti del 20%. Particolare attenzione è stata dedicata ai crimini ai danni delle donne. Sono più che triplicati, infatti, gli ammonimenti per violenza di genere in Terra di Lavoro nell’ultimo anno, da 4 a 14. E’ aumentato anche l’impegno contro i reati persecutori, con un aumento del 10% delle segnalazioni.
I dati parlano da soli: dal 2020 al 2021 i reati di violenza sessuale sono diminuiti di un quinto, da 55 a 43, con un crollo del 22%. Purtroppo non ci sono soltanto buone notizie nel report delle attività del 2021. E’ consistente, infatti, l’aumento di frodi informatiche consumate lo scorso anno rispetto al 2020. Le truffe in rete sono salite del 18%, passando da 3.427 a 4.061 in termini assoluti. Sono aumentati anche i furti, che in un solo anno sono passati da 10.484 a 11.700, con un incremento complessivo del 18% circa. Un gran lavoro è stato fatto con riferimento alle attività volte alla tutela dell’ordine pubblico. Nel 2021 sono stati effettuati 20.230 servizi, per un totale di 6.736 unità impiegate. Ciò include anche i controlli effettuati per la prevenzione contro la diffusione del Covid-19.
Un aumento del 20% circa, poi, è quello registrato riguardo ai servizi di verifica del rispetto delle norme contro la diffusione del coronavirus. Aumentate anche le operazioni antidroga, con un totale di oltre 400 chili di sostanze stupefacenti sequestrate, in gran parte marijuana e cocaina.
“Dipingiamo Caserta con i colori della speranza”
Le note dell’Inno di Mameli risuonano in piazza della Prefettura, dove gli agenti della polizia di Stato, in tenuta da parata, fanno il saluto alla bandiera. Sono iniziati così, dopo la deposizione della corona d’alloro presso la questura, i festeggiamenti per il 170esimo anniversario della polizia di Stato.
In piazza le istituzioni al gran completo, dal prefetto Giuseppe Castaldo al vescovo di Caserta Pietro Lagnese, dal presidente della Provincia Giorgio Magliocca ai sindaci dei Comuni di Terra di Lavoro sede dei commissariati.
Ad accoglierli il questore Antonino Messineo. “Sono commosso, questa è la 37esima festa della Polizia per me. Le ricorrenze sono occasioni per stilare bilanci, ma non mi soffermerò sui numeri. Voglio parlare con il cuore a questa città. Un luogo bello ma difficile”. Il questore, 37 anni al servizio dello Stato e grande esperienza nei settori più delicati della Polizia, è perfettamente consapevole delle difficoltà del territorio. Un luogo dove i giornalisti vengono minacciati (non a caso ha voluto rivolgere un saluto dal palco anche al nostro direttore responsabile, Maria Bertone), i commercianti e gli imprenditori taglieggiati, l’ambiente naturale devastato e i più deboli spesso maltrattati ed umiliati. Dai minorenni alle donne vittime di maltrattamenti, violenze fisiche e psicologiche che schiacciano l’animo delle persone.
“In questo territorio – ha continuato Messineo – è stata dipinta una tela fosca, un dipinto scuro con i colori della violenza e della prevaricazione. Dobbiamo dire no alla criminalità e dipingere questa tela, con i colori diversi. Quelli della solidarietà, della legalità, della giustizia per i nostri figli. Noi ci saremo sempre. Questa è la promessa che la polizia di Stato si impegna a mantenere nei confronti di tutti i cittadini. Ma è anche un obbligo morale che lega l’amministrazione alle famiglie di tutti i poliziotti, anche quelli che non ci sono più”. Tra i presenti anche padre Igor Danylchuk, capo della chiesa ucraina casertana, con i bambini fuggiti dalla guerra, che insieme agli alunni delle scuole casertane hanno alzato la bandiera della pace dopo le premiazioni al valore degli agenti che si sono distinti per gli importanti risultati conseguiti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA