Ponte Morandi, via all’incidente probatorio in tribunale: “Tempi lunghi per le festività”

In mattinata la prima udienza presso il tribunale di Genova. Un familiare: "Autostrade si assuma le proprie responsabilità anche nel concreto".

GENOVA – Tragedia di Genova, la giustizia fa il suo corso. È iniziata stamani l’udienza dell’incidente probatorio sul crollo del viadotto Morandi nel cui crollo. In occasione del cedimento dello scorso 14 agosto sono morte 43 persone.

In aula 21 indagati oltre alle parti civili

All’udienza, svoltasi nell’aula bunker del tribunale, erano presenti i periti del giudice delle indagini preliminari e i consulenti della procura. Hanno figurato poi anche alcuni dei 21 indagati e delle parti civili. Nel pomeriggio, inoltre, si discuterà del piano di demolizione dei resti del viadotto.

Un familiare: “Autostrade si assuma le proprie responsabilità nel concreto”

Entrando con i suoi legali a Palazzo di Giustizia Manuel Diaz, fratello di Henry morto a 30 anni per esser precipitato da ponte Morandi, ha espresso rabbia. “Quelli di Autostrade cercano di mostrarsi come persone oneste che si assumono le loro responsabilità. Ma non è così, perché quelle responsabilità dovevano prendersele prima del 14 agosto. Quelli di Aspi sono terroristi che hanno giocato con le vite delle persone. Se accetteremo quei soldi – ha detto riferendosi alle proposte di risarcimento avanzate da Aspi – sarà per esaudire i desideri di mio fratello e aiutare i bambini nel mondo”.

“Tempi più lunghi per le festività”

“Ci sono le feste di Natale e i tempi quindi si rallentano”. Lo ha detto l’avvocato Mario Fico, legale della famiglia di Gennaro Sarnataro, una delle vittime del crollo di Ponte Morandi, al termine dell’udienza al tribunale di Genova. All’inizio il deposito della super perizia era atteso a metà gennaio ma ora è stato rinviato a data da destinarsi.

“È stato fatto il punto della perizia fino ad oggi – ha spiegato l’avvocato Fico – e si è parlato anche del piano di demolizione del moncone est, che dovrà collimare con la perizia”. Anche la demolizione del moncone ovest dovrà rispettare una serie di accorgimenti in modo da preservare l’integrità dei reperti.

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