PONTELATONE – Lo scontro interno alla maggioranza ha portato alla mancata approvazione del bilancio di previsione nell’ultimo consiglio comunale. Un risultato determinato soprattutto dal voto contrario espresso dal gruppo dell’ex sindaco Antonio Carusone. I cinque consiglieri del gruppo hanno ‘affossato’ l’amministrazione comunale del sindaco Adriana Esperti, nonostante il voto favorevole espresso dai tre consiglieri di opposizione e dal presidente dell’Assise.
La posizione della minoranza
I consiglieri di minoranza Domenico Izzo, Francesco Cutillo e Giuseppe Stanga hanno espresso la propria posizione per quanto accaduto: “La decisione del gruppo avverso è irresponsabile, irrazionale e non rispettosa della volontà popolare espressa democraticamente nel 2016. Questa è la ragione per cui noi consiglieri abbiamo votato a favore del bilancio insieme al sindaco Esperti e al presidente del Consiglio Luigi Ragozzino. Il nostro assenso è stato un atto dovuto di responsabilità politica nei confronti di tutta la popolazione di Pontelatone. Con la mancata approvazione del bilancio, infatti, la cittadinanza potrebbe subire un danno incalcolabile dovuto, principalmente, all’ingente costo del possibile insediamento per più di un anno del commissario prefettizio”.
Il futuro di Pontelatone
Il gruppo di opposizione ha evidenziato come l’arrivo di un commissario potrebbe provocare la perdita di finanziamenti pubblici. Ma anche l’arresto delle procedure messe in atto per concretizzare importanti azioni quali, ad esempio, l’iter di approvazione del Piano Urbanistico Comunale e la realizzazione dei lavori di urbanizzazione in località Ceravarecce. Senza contare che la pianificazione amministrativa per la realizzazione dei progetti di risanamento contabile e di riduzione delle tariffe comunali sarebbe destinata a subire un arresto repentino. “E’ chiaro – aggiungono dall’opposizione – che la non approvazione del bilancio è frutto del risentimento personale dei cinque consiglieri di maggioranza nei confronti del sindaco Esperti. Ma deve essere altrettanto chiaro che il voto favorevole del nostro gruppo non risponde alla composizione di una nuova maggioranza”.
L’ultima carta da giocare
Nonostante la mancata approvazione, ci sarebbe un’altra strada percorribile per evitare il commissariamento. Infatti è stato convocato nuovamente il Consiglio per il 10 maggio, affinché si provveda alla riapprovazione del bilancio preventivo. “Noi saremo sempre i fautori – concludono i tre consiglieri di minoranza – degli interessi generali della collettività, lo siamo stati nel passato, lo siamo oggi e lo saremo nel futuro. E’ questo il motivo che ci anima e che ci fa mettere in campo tutte le potenzialità utili a scongiurare lo scioglimento del Consiglio e la nomina del commissario prefettizio. Approviamo quindi la decisione di convocare nuovamente l’Assise per la riapprovazione del bilancio preventivo”.