NAPOLI – Produrre energia semplicemente indossando vestiti. Una vera e propria rivoluzione green, che potrebbe aiutare a ridurre gli sprechi e ad ottimizzare le risorse. La ricerca è stata pubblicata su Nano Letters , una delle principali riviste di nanotecnologia. Negli Stati Uniti, e più precisamente in North Carolina, un gruppo di fisici della Wake Forest University ha scoperto un tessuto per creare degli abiti capaci di produrre energia sfruttando la differenza di temperatura tra calore umano e ambiente esterno, che in termini tecnici si definisce gradiente termico. Il tessuto innovativo si chiama Power Felt (che letteralmente significa “feltro energetico”). E’ possibile ottenerlo intrecciando nanotubi di carbonio con fibre di plastica flessibili. Semplicemente toccando un piccolo pezzo di Power Felt, il dispositivo termoelettrico utilizza le differenze di temperatura esistenti, ad esempio tra la temperatura ambiente rispetto alla temperatura corporea, e la usa per creare una carica elettrica, producendo quindi energia.
POSSIBILI USI
L’impiego del Power Felt è stato pensato per le automobili, si potrebbe recuperare energia aiutando a migliorare il consumo di carburante o alimentare la radio, l’aria condizionata e il sistema di navigazione I potenziali usi di Power Felt includono anche il rivestimento dei sedili delle automobili per aumentare la carica della batteria e soddisfare le esigenze elettriche, l’isolamento di tubi o la raccolta di calore sotto le tegole per ridurre le bollette del gas o dell’elettricità, il rivestimento di indumenti o attrezzature sportive per monitorare le prestazioni o l’avvolgimento di ferite per migliorare monitorare le esigenze mediche dei pazienti. Potrebbe servire anche a ricaricare i dispositivi elettronici, principalmente gli smartphone direttamente con i nostri abiti: il Power Felt può arrivare a fornire fino al 15% di batteria al cellulare semplicemente mettendolo in tasca.
MA I COSTI SONO ALTI
Il costo alto impedisce un utilizzo più ampio nei prodotti di consumo. I dispositivi termoelettrici standard utilizzano un composto molto più efficiente chiamato tellururo di bismuto per trasformare il calore in energia in prodotti tra cui frigoriferi mobili e dispositivi di raffreddamento, ma può costare più di mille dollari al chilogrammo. Stesso discorso vale per il silicio, i ricercatori paragonano la sua accessibilità alla domanda in volume e pensano che un giorno Power Felt potrebbe costare solo un dollaro.
PROSPETTIVE
Sebbene ci sia ancora molto lavoro da fare prima che Power Felt sia pronto per il mercato, gli ideatori immaginano di poter realizzare una giacca con una fodera interna completamente termoelettrica che trattenga il calore corporeo, mentre l’esterno rimane freddo. Se Power Felt dovesse essere abbastanza efficiente potrebbe significare una svolta, letteralmente a portata di mano.
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