Pozzuoli, diede fuoco alla ex incinta: la Cassazione conferma i 18 anni a Pietropaolo

Carla Caiazzo fu aggredita l'1 febbraio 2016: riuscì a dare alla luce la bimba. Negli anni ha dovuto subire diversi interventi di ricostruzione della pelle

Sopra Carla Caiazzo, sotto Paolo Pietropaolo

POZZUOLI – Confermata anche in Cassazione la condanna a 18 anni per Paolo Pietropaolo, l’uomo che tentò di uccidere Carla Caiazzo dandole fuoco. Oggi la sentenza del terzo grado di giudizio. Confermate le condanne in primo grado e in appello. L’episodio risale all’1 febbraio 2016. Pietropaolo aggredì l’ex compagna, dalla quale aspettava una bimba, nei pressi dell’abitazione della donna a Pozzuoli. Le gettò addosso liquido infiammabile, le diede fuoco e scappò.

La tragedia sfiorata e il calvario della vittima

All’epoca dell’aggressione, la donna era incinta. Carla Caiazzo venne trasportata in ospedale, diede alla luce la bambina e iniziò il calvario degli interventi di ricostruzione della pelle. Pochi minuti dopo il raid, venne soccorsa da un vigilante che assistette alla scena. Fu la donna a indicare l’autore del gesto. Si trattò dell’ex compagno. Pietropaolo agì per gelosia, perché nonostante l’uomo e Carla Caiazzo stessero aspettando una figlia, la donna aveva intrecciato un’altra relazione. L’episodio di tre anni fa, purtroppo, scatenò una reazione a catena e in diverse occasioni le vittime furono meno fortunate di Carla Caiazzo.

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