Droga e tentata estorsione per i Longobardi-Beneduce: tre arresti. All’alba di ieri i carabinieri hanno fermato Pasquale Dello Iacolo, 41 anni, detto Pasqualone, considerato al vertice del ‘sistema’ alle Reginelle, la compagna Teresa Pollice, 43 anni (per lei disposti i domiciliari) e Francesco Ilardo, 35 anni, detto ’o puork.
Gli investigatori dell’Arma fanno sapere che nelle prime ore del mattino è stata eseguita una misura cautelare su delega del procuratore distrettuale. I militari della compagnia di Pozzuoli hanno notificato l’ordinanza cautelare (due in carcere, una agli arresti domiciliari) emessa dal gip del Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica (Direzione Distrettuale Antimafia), nei confronti delle tre persone.
Sono ritenute indiziate, a vario titolo, dei delitti di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e tentata estorsione, reati aggravati sotto il duplice profilo dell’utilizzazione del ‘metodo mafioso’ e dell’agevolazione dell’attività dell’associazione camorristica denominata clan Longobardi–Beneduce, operante sul territorio di Pozzuoli.
Sempre gli investigatori precisano che il sodalizio criminoso avrebbe assicurato la continuità e la sistematicità dell’attività di spaccio svolta nel quartiere delle Reginelle a Pozzuoli. Gli inquirenti la chiamano la banda delle Reginelle, gruppo legato alle famiglie Sannino-Dello Iacolo che da anni era attivo nel rione Reginelle, nel quartiere di Monterusciello.
Secondo la Procura, è l’ultimo colpo assestato alla ‘paranza’. Tutti i presunti esponenti sono stati arrestati dai carabinieri della sezione operativa della Compagnia di Pozzuoli nel corso delle ultime settimane. In pratica gli inquirenti avevano acceso i riflettori sulla zona delle Reginelle da prima dell’estate. Così in pochi mesi i militari per due volte hanno eseguito misure cautelari.
Era già successo nell’ottobre scorso, quando erano state arrestate quattro persone. Il provvedimento emesso dal gip ed eseguito ieri nei confronti dei tre è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione. I carabinieri hanno lavorato settimane per ricostruire la vicenda. E avevano inviato una dettagliata informativa alla procura della Repubblica.
Ieri il sindaco Luigi Manzoni ha fatto sapere che “continua lo straordinario lavoro della compagnia di Pozzuoli, che ha assicurato alla giustizia tre persone. Li ringrazio personalmente, a nome dell’amministrazione e della città tutta per la lotta quotidiana alla microcriminalità e a quella organizzata. Per una Pozzuoli più sicura per tutti noi”. Sarà la magistratura a valutare la posizione di Dello Iacolo, Pollice e Ilardo nelle prossime ore.