Prescrizione, Macina (M5S): non influisce su ragionevole durata del processo

“Non dobbiamo confondere prescrizione e ragionevole durata del processo, che - come dovrebbe essere noto a chi mastica il diritto - sono due cose ben distinte. Infatti, ricordiamo che oggi, chi si ritiene danneggiato da un processo interminabile, sia civile che penale, può chiedere un indennizzo allo Stato

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse
Roma, 6 nov. (LaPresse) – “Non dobbiamo confondere prescrizione e ragionevole durata del processo, che – come dovrebbe essere noto a chi mastica il diritto – sono due cose ben distinte. Infatti, ricordiamo che oggi, chi si ritiene danneggiato da un processo interminabile, sia civile che penale, può chiedere un indennizzo allo Stato. Ciò secondo quanto già previsto dalla Legge Pinto.” Così’ in una nota Anna Macina, portavoce del MoVimento 5 Stelle e capogruppo in Commissione Affari Costituzionali della Camera.  “Ben altra cosa è, invece, la prescrizione, che trova fondamento nell’ interesse dello Stato a perseguire un determinato reato. Tuttavia  è invece diventato un pericoloso strumento spesso indebitamente utilizzato solo per sottrarre i colpevoli alla giustizia. Chi afferma, dunque, che con la prescrizione non si garantisce il principio della ragionevole durata del processo confonde o vuole semplicemente alimentare polemiche”.

e ancora

” Ciò soprattutto non tiene conto che con la disciplina attuale della prescrizione, così tanto difesa, non solo non si è riusciti a garantire quei tempi ragionevoli del processo, comportando tantissime condanne dell’Italia dall’Europa, ma ancor più grave, si è lasciato a piede libero chi invece meritava di essere in carcere. Con la nostra proposta, invece, vogliamo risolvere un problema gravissimo ed oggettivo. Lo stiamo facendo in un momento in cui possiamo garantire anche un piano straordinario di assunzioni nel settore dell’amministrazione giudiziaria, così da consentire davvero che i processi si svolgano in tempi rapidi, senza negare giustizia a nessuno, ma con la certezza che chi sbaglia paga”, conclude.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome