Caserta, sgominata banda dedita a furti: 5 arresti

Questa mattina i carabinieri di Caserta hanno dato esecuzione a un'ordinanza dispositiva di misura coercitiva  emessa dal gip di Santa Maria Capua Vetere. Ciò nei confronti di un'organizzazione criminale dedita a furti e rapine di 5 persone.

Foto LaPresse - Marco Cantile
Caserta, 6 nov. (La Presse) – Questa mattina i carabinieri di Caserta hanno dato esecuzione a un’ordinanza dispositiva di misura coercitiva  emessa dal gip di Santa Maria Capua Vetere. Ciò nei confronti di un’organizzazione criminale dedita a furti e rapine di 5 persone. Secondo quanto ricostruito, quattro di loro sarebbero stati ‘addetti’ ai ‘colpi’ e il quinto alla ricettazione della refurtiva. Al gruppo sarebbero da ricondurre 34 rapine, 18 furti in abitazione avvenuti nelle province di Caserta, Benevento, Avellino, Frosinone e Latina dal 1 gennaio 2017 al 10 gennaio 2018. L’attività dei cinque è stata interrotta dai carabinieri di Caserta dopo una rapina avvenuta nel comune di Dugenta (Benevento). Ciò il 10 gennaio 2018, ai danni di una donna anziana che si trovava da sola in casa. Quattro di loro sono stati arrestati, dopo essersi impossessati della fede e altri monili dell’anziana, mentre tornavano a Maddaloni (Caserta) a bordo di un’auto. L’indagine ha inoltre consentito di risalire a un Compro Oro di Napoli, in via Scialoia, nel quale sarebbe stata ricettata la refurtiva. Il titolare dell’attività  si trova agli arresti domiciliari.

dunque

L’attività di indagine ha tratto origine da una rapina della notte del 25 maggio 2017 in un’abitazione di Piana Monta Verna, frazione Villa Santa Croce. In questa occasione quattro persone a volto coperto si sarebbero introdotte in un’abitazione forzando una porta finestra. Dunque dopo avere sorpreso una famiglia nel sonno, avrebbero sottratto alcuni preziosi. Durante il corso delle operazioni è stato possibile risalire ai responsabili e accertare che si fossero associati per la commissione di un numero indeterminato di delitti in tutta la Campania e nelle zone di Formia (Latina). “Gli indagati nel corso di preventivi sopralluoghi durante le ore diurne, selezionavano gli obiettivi, abitazioni isolate e occupate principalmente da persone anziane. Una volta localizzate le case e studiate le abitudini delle vittime la banda passava alla fase esecutiva”. “Il ‘palo’ si occupava di accompagnare coloro che avrebbero materialmente eseguito la rapina a pochi km dall’ abitazione prescelta per poi allontanarsi ed attendere il segnale per andare a recuperarli. Il gruppo operativo, solitamente composto tre o quattro persone, raggiungeva invece l’abitazione a piedi passando per le campagne ed attendeva mimetizzato che le persone all’ interno andassero a dormire, agendo poi sfruttando il sonno delle stesse”.

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