Primo Maggio, Papa Francesco: la disoccupazione è una tragedia mondiale. Mattarella: dignità per i lavoratori

Il Papa: "La figura dell'umile lavoratore di Nazareth ci orienti sempre verso Cristo"

Pope Francis waves to the crowd from the window of the Apostolic Palace overlooking St Peter's square during the Regina Caeli prayer, on April 28, 2019 in Vatican. (Photo by Tiziana FABI / AFP)

ROMA – Mentre in piazza si sfila per chiedere il rispetto dei diritti dei lavoratori, salari adeguati, orari congrui, il rispetto dalla noramtiva sulla sicurezza, e l’equità nei compensi per le donne, anche in Vaticano il Papa ha voluto lanciare il suo messaggio, rivolto a chi un lavoro non ce l’ha. “Oggi celebriamo la memoria di San Giuseppe lavoratore. La figura dell’umile lavoratore di Nazareth ci orienti sempre verso Cristo, sostenga il sacrificio di coloro che operano il bene e interceda per quanti hanno perso il lavoro o non riescono a trovarlo”, ha detto Papa Francesco.

Il messaggio del Pontefice

Il Papa ha dedicato il suo pensiero alla disoccupazione al termine dell’udienza generale per la festa del Primo Maggio. “Preghiamo specialmente per quanti non hanno lavoro, che è una tragedia mondiale di questi tempi”, ha concluso il Pontefice che poi si è concentrato su altri temi.

In piazza tra proteste e concertone

Mentre il Papa lancia il suo messaggio contro la disoccupazione nelle piazze dello Stivale e del mondo si infiamma la protesta. In piazza San Giovanni a Roma va in scena il tradizionale concertone del primo maggio. A Genova e Torino i cortei guidati da sindacati e attivisti invadono le piazze. Scontri accesi con le forze dell’ordine si sono registrati soprattutto nella città Mole Antonelliana.

Il discorso di Mattarella

Dal Quirinale anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lanciato il suo messaggio per la giornata del Primo Maggio. “Senza lavoro rimane incompiuto il diritto stesso di cittadinanza, la dignità dell’individuo ne rimane mortificata, la solidarietà sociale e la stessa possibilità di sviluppo della società ne rimangono compromesse”, ha detto. Poi si è soffermato sull’equità tra uomo e donna per quanto riguarda i compensi e ha richiamato al rispetto della dignità di ogni lavoratore.


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