TARANTO (Ciro Iavazzo) – Ancora un episodio di violenza nelle scuole italiane, un professore è stato aggredito dal papà di un alunno che aveva sospeso. E’ successo nella scuola media dove il docente insegna, nel rione Tamburi. Calci e pugni perché, stando alle testimonianze, per lui la sospensione del figlio era ingiusta. A fermare la furia dell’uomo l’intervento degli altri insegnanti e dei collaboratori scolastici che sono riusciti a separare la vittima dal suo aggressore. Il docente avrebbe esposto denuncia al locale comando dei carabinieri.
La sospensione proposta dopo le minacce
Il professore avrebbe proposto al preside la sospensione per il ragazzo dato che, alla richiesta di smetterla di picchiare i compagni di classe, il giovane si sarebbe rivolto in modo minaccioso nei suoi confronti. Per questo motivo l’insegnante avrebbe allora proposto un provvedimento disciplinare di cinque giorni, scatenando l’ira del padre e la successiva aggressione.
L’aggressione
Non è il primo episodio e, purtroppo, sicuramente non sarà l’ultimo. Da anni ormai si susseguono episodi di questo tipo con gli insegnanti che spesso non vengono adeguatamente tutelati. La follia di alcuni genitori raggiunge cime elevatissime, troppo concentrati a difendere a spada tratta i figli senza interrogarsi sulle reali cause che hanno portato ad un brutto voto o, come in questo caso, ad un provvedimento disciplinare. Il genitore, stando alla ricostruzione, si sarebbe diretto nella scuola chiedendo di parlare con il professore. Una volta raggiunto l’insegnante sarebbe scattata l’aggressione, con la vittima riempita di calci e pugni. Il motivo era chiaro, il genitore contestava la sospensione del figlio, ritenuta ingiusta. Solo l’intervento dei colleghi e dei collaboratori scolastici hanno sottratto l’uomo dalla furia del genitore. Ora dalla denuncia potrebbe partire un’attività investigativa per far luce su quanto accaduto.