Profilattici ecologici, l’amore è green

NAPOLI – L’amore si tinge di verde. E’ una data importante per riflettere sull’impatto che hanno le nostre azioni quotidiane nel contrasto alle malattie sessualmente trasmissibili. Oggi è la Giornata mondiale contro l’Aids, indetta ogni anno il 1 dicembre per accrescere la coscienza della epidemia mondiale dovuta alla diffusione del virus Hiv. Dal 1981 l’Aids ha ucciso decine di milioni di persone, diventando una delle epidemie più distruttive della storia de pianeta. L’idea di una Giornata mondiale contro l’Aids ha avuto origine al Summit mondiale dei ministri della sanità sui programmi per la prevenzione dell’Aids del 1988 ed è stata in seguito adottata da governi, organizzazioni internazionali ed associazioni di tutto il mondo.

UNAIDS
La Giornata mondiale contro l’Aids è organizzata dall’Unaids, ovvero dall’organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa della lotta all’Aids, che, in collaborazione con altre organizzazioni coinvolte, ha scelto di volta in volta un “tema” per la Giornata. Il Programma congiunto delle Nazioni Unite guida e ispira il mondo a realizzare la sua visione condivisa di zero nuove infezioni da Hiv, zero discriminazioni e zero decessi correlati all’Aids. Unaids unisce gli sforzi di 11 organizzazioni delle Nazioni Unite (Unhcr, Unicef, Wfp, Undp, Unfps, Unodc, Un Women, Ilo, Unesco, Oms e Banca mondiale) e lavora a stretto contatto con i partner globali e nazionali per porre fine all’epidemia di AIDS entro il 2030 come parte degli obiettivi di sviluppo sostenibile. In vista della Giornata mondiale di oggi è stato diffuso il nuovo rapporto Unaids dal titolo “Dangerous Inequalities”. Emerge che quest’anno la risposta all’Aids è in pericolo, con l’aumento delle nuove infezioni e il numero continuo di morti in molte parti del mondo. Nel 2021 650mila persone sono morte a causa dell’Aids e 1,5 milioni di persone hanno contratto di recente l’Hiv. L’allarme è tutt’altro che rientrato, soprattutto in alcuni Paesi del globo.

LOTTA ALL’HIV
L’Hiv si può trasmettere solo attraverso i liquidi biologici di persone con Hiv inconsapevoli o non in terapia antiretrovirale efficace: sangue e suoi derivati. sperma e secrezioni vaginali. Per ridurre il rischio di trasmissione sessuale nei rapporti penetrativi bisogna usare il preservativo maschile (condom) o femminile (femidom) in modo corretto, ovvero sin dall’inizio del rapporto. Altri tipi di contraccettivi come la pillola, la spirale e il diaframma sono metodi utili a prevenire gravidanze indesiderate, ma non hanno nessuna efficacia contro l’Hiv e altre infezioni sessualmente trasmesse. L’uso di siringhe o di altri oggetti taglienti in comune con altre persone costituisce un potenziale rischio di contagio, pertanto, è necessario utilizzare siringhe sterili monouso, così come in caso di agopuntura, mesoterapia, tatuaggi e piercing vanno utilizzati aghi monouso e sterili. Le trasfusioni, i trapianti di organo e le inseminazioni, nei Paesi europei, sono sottoposti a screening e ad accurati controlli per escludere la presenza dell’Hiv.

PROTEZIONI GREEN
Il contraccettivo più diffuso al mondo è il profilattico usa e getta. Si stima che ogni anno vengano prodotti circa 10 miliardi di preservativi maschili in lattice e la maggior parte viene smaltita nelle discariche. Tuttavia moltissimi condom vengono sversati nell’ambiente e servono più di 30 anni per farli “scomparire”. Di recente alcuni brand del settore hanno sviluppato preservativi più sostenibili e biodegradabili e imballati in carta riciclabile. L’azienda tedesca ‘Fair squared’ produce preservativi in lattice di gomma naturale, che viene lavorato e prodotto nella filiera del “commercio equo e solidale”. C’è poi l’azienda brasiliana Natex che produce profilattici gomma “selvatica”. Si utilizza lattice liquido raccolto nella foresta vicina all’azienda. Natex produce 100 milioni di preservativi all’anno, che attualmente vengono acquistati dal governo brasiliano e distribuiti attraverso il servizio sanitario nazionale. L’azienda statunitense ‘Sustain’ realizza profilattici in lattice che proviene da una piantagione certificata Fair Rubber. Il materiale è certificato FSC, che verifica che la foresta sia gestita con elevati standard ambientali e sociali.

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