CAGLIARI – Ancora latte per le strade della Sardegna. Proteste, manifestazioni anche scolastiche e, in generale, migliaia di persone in piazza a fianco dei pastori. Neanche un passo indietro, dunque, nella loro richiesta: il prezzo del latte deve passare dagli attuali 60 centesimi a un euro più Iva.
La protesta degli allevatori sardi
E così hanno bloccato la strada statale 131 Abbassanta-Olbia, nel Nuorese, mentre a Sassari oltre 3mila persone tra studenti e minatori hanno fatto sentire il loro sostegno ai pastori.
È alta la tensione sotto al palazzo del governo, con un migliaio di manifestanti presenti, e davanti alla sede della Prefettura.
Hanno risposto presente, come detto, anche i minatori del sito di Olmedo con uno striscione emblematico che recitava ‘Siamo tutti figli di pastori’. Tanti anche i commercianti del centro che hanno aderito alla manifestazione affiggendo sulle vetrine cartelli solidali con gli allevatori. Insomma una situazione che va avanti spedita e che è entrata nel cuore di tutta la Sardegna.
La solidarietà di commercianti, studenti e minatori
Nel capoluogo, all’esterno del liceo classico Siotto, che si trova non lontano dalla sede della Regione, è spuntato lo striscione ‘Pastores no t’arrendas’ che ha dato vita ad un corteo giunto fino al palazzo del Consiglio regionale in via Roma.
Qualcosa, intanto, sembra iniziare a muoversi visto che nel palazzo della Regione è in programma il tavolo della filiera, convocato dall’assessore dell’Agricoltura Pier Luigi Caria.
Sembra dunque che l’obiettivo sia quello di trovare una mediazione sul prezzo che soddisfi le aspettative degli allevatori. Stando a quanto trapelato ci saranno il presidente della Regione Francesco Pigliaru, ma saranno assenti Coldiretti e gli stessi pastori sardi. Che hanno deciso di non partecipare e continuando a versare latte per strada, simbolo della protesta. Lo hanno fatto anche allevatori del paese di Sadali che hanno versato il latte nella cascata nel cuore del centro storico colorandone le acque di bianco.