NAPOLI – Centinaia di iniziative lungo tutto lo Stivale per ripulire parchi, spiagge e riserve abbandonate al degrado. Oggi si conclude questa edizione della tre giorni ‘Puliamo il mondo’ di Legambiente. E’ l’equivalente nostrano di ‘Clean up the World’, il più grande appuntamento di volontariato ambientale al mondo. Da 25 anni Puliamo il Mondo tutti insieme, giovani, anziani, italiani e non, amministrazioni locali, imprese, scuole, uniti da un obiettivo comune: rendere migliore il nostro territorio. Negli anni i volontari hanno utilizzato questo momento per parlare di periferie, di abusivismo edilizio, di città, di condivisione, di protagonismo dei cittadini, di disagio sociale, di virtù civica, di spreco alimentare, di pace, di legalità, ma ‘Puliamo il mondo’ è soprattutto un gesto semplice da fare insieme per rinsaldare il rapporto tra ambiente e cittadini, comunità ed enti pubblici, scuole e famiglie. Ai volontari è stato distribuito un kit ‘di sopravvivenza’, ma del pianeta: cappelli con visiera, pettorine, guanti gommati, cartelli , bandiere, e diplomi per i bimbi.
Quest’anno alla pulizia si accompagna anche la sensibilizzazione con ‘Puliamo il mondo dai pregiudizi’:in tutta la Penisola iniziative volte a reagire al clima di intolleranza e di violenza, contro le discriminazioni sociali da cui sarebbe bello ripulire il Paese. In tal senso in Campania, il circolo Legambiente Terra Nostra di Acerra (in provincia di Napoli) organizzerà oggi la pulizia in piazza Russo Spena. L’area limotrofa alla stazione ferroviaria è stata scelta sotto l’impulso di alcune mamme: l’incuria e il degrado l’hanno resa luogo di spaccio precludendo ai bambini l’utilizzo delle giostre. Nell’ambito di queste iniziative può collocarsi anche la pulizia del quartiere San Giovanni a Teduccio, organizzata in collaborazione con la fondazione ‘Famiglia di Maria’, che prevede la pulizia del piazzale antistante la fondazione, che pochi giorni fa è stato vittima di un atto intimidatorio.
Tornando alla pulizia dai rifiuti l’edizione 2019 ha visto un’ampia partecipazione dei volontari campani: sono oltre 20mila gli ‘spazzini’ improvvisati che si sono impegnati nel ripristino ambientale di oltre 200 aree. In prima il parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, il Parco Nazionale del Vesuvio, le spiagge e il parco del Matese. Per quanto riquarda quest’ultimo sono scesio in campo i bambini iscritti nelle scuole di San Potito Sannitico che, armati di sacchetti e rastrelli hanno ripulito la villa comunale. Nel cuore di Napoli l’assessorato all’Ambiente del Comune ha partecipato con il progetto ‘Pangea – Scampia’. Presso il ‘Giardino dei cinque continenti della non violenza’ con Progetto Pangea – Scampia e il Circolo La Gru. Insieme ai volontari anche i bimbi che con guanti e sacchetti hanno ripulito le aiuole, e piantato piante di vario tipo. Anche a Cellole, in provincia di Caserta, sono scesi in campo i bambini che hanno interamente ripulito due piazze.
Puliamo il Mondo ha chiamato a raccolta i Parchi e le Riserve Naturali della regione che hanno risposto con entusiasmo. Hanno aderito, oltre all’Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, all’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, anche il Parco Regionale Taburno – Camposauro e le Riserve Naturali “Foce Sele – Tanagro” e “Monti Eremita-Marzano”.