Pulizie di primavera, le regole verdi

Non accumulare vestiti, compra poco e ricicla o dona ciò che non usi

Primavera: tempo di pulizie e di restyling dell’armadio. Le temperature sono più calde e siamo alle prese con il rinnovo del guardaroba: riponiamo maglioni e cappotti per fare spazio a pantaloncini e camicie di lino. E’ l’occasione anche per pulire bene l’armadio e gli altri mobili della casa. Possiamo farlo in maniera ecologica cercando di non danneggiare il pianeta. Vediamo come.

PULIZIE ECO

La prima regola per pulire casa rispettando l’ambiente è utilizzare stacci ricavati da vecchie lenzuola, federe e magliette. Un riciclo ottimale di materiali che finirebbero altrimenti nella pattumiera. La seconda regola riguarda i detersivi: cerchiamo di utilizzare quelli ecocompatibili, o di creare da noi delle efficaci soluzioni detergenti. Per lavare i vetri, ad esempio, è perfetto l’aceto diluito in acqua (una parte di aceto e due di acqua), messo in uno spruzzino per agevolarne l’utilizzo. Per pulire tappeti e materassi bisogna cospargere la superficie con il bicarbonato e lasciare agire per almeno mezza giornata. La polvere va poi rimossa con l’aspirapolvere. Per gli armadi si possono usare come detergenti bicarbonato o aceto diluiti con poca acqua e qualche goccia di essenza di lavanda o cannella che tiene lontane le tarme. Dopo aver riorganizzato l’armadio mettiamo all’interno i chiodi di garofano, ottimi come antitarme. Altro strumento utilissimo per tenere i nostri abiti puliti è l’alloro che va messo in un fazzoletto di cotone e riposto nei cassetti o appeso accanto a giacche e camicie: l’alloro tiene lontane le tarme dagli armadi, e le foglie essiccate sono utili anche per combattere i cattivi odori. Ogni anno le foglie vanno cambiate perché perdono aroma e proprietà.

CAMBIO DI STAGIONE

Per un cambio di stagione ecologico bisogna rinunciare all’accumulo. Partiamo svuotando l’armadio. Bisogna riporre da una parte i vestiti, le borse e gli accessori da conservare e dall’altra quelli da sistemare nell’armadio. Poi bisogna riporre tutti i capi da conservare in appositi scatoloni e selezionare quelli da donare. Spesso compriamo senza farci troppe domande, spinti da un desiderio momentaneo. Così ci ritroviamo ad avere moltissimi indumenti che dopo una stagione finiscono nei meandri dell’armadio senza rivedere più la luce. Il consiglio ecologico è acquistare pochi capi, di qualità e non troppo ‘fashion’. Così non passeranno di moda dopo un anno e saremo invogliati ad indossarli ancora. Altro consiglio è cercare di recuperare ciò che non indossiamo più. Alcuni capi che finiscono in pattumiera possono essere donati o barattati, oppure trasformati in maniera creativa. Dai vecchi maglioni si possono ricavare sciarpe e cappelli per la stagione fredda. Tagliando strisce di tessuto di abiti si possono ricavare accessori di vario genere come fasce per capelli, bracciali, pantofole, cinture e persino borse. Largo alla fantasia per il riciclo, e il pianeta sorriderà.

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