“Questa festa racchiude tutta la speranza e la gioia della vittoria sulla morte”

Il messaggio di Ferragosto ai fedeli del vescovo di Pompei Tommaso Caputo

Tommaso Caputo

Le feste dedicate alla Vergine Maria nel corso dell’anno ci permettono di rendere onore alla nostra Mamma celeste, evidenziando, nei diversi titoli che le sono attribuiti, alcuni aspetti della sua mirabile figura. Oggi, 15 agosto, celebriamo l’Assunzione di Maria Santissima in Cielo, in corpo e anima. Si tratta di una ricorrenza che giunge proprio nel mezzo dell’estate, tempo per ritemprarsi dalle fatiche lavorative e di studio – ma perché no? – anche per pregare di più, per leggere e approfondire il Vangelo, per esaminare la propria vita alla luce della Parola di Dio e per riaccostarsi, soprattutto chi non lo fa da un po’ di tempo, al sacramento della Riconciliazione. Il perdono di Dio, affidato ai sacerdoti, apre orizzonti esistenziali nuovi, è frescura e riscatto per l’anima stanca.

Il dogma dell’Assunta fu riconosciuto e proclamato dalla Chiesa con la Costituzione “Munificentissimus Dei”, firmata da Papa Pio XII il 1° novembre 1950.

L’Assunzione di Maria trova la sua radice nella sua maternità divina, in quanto piena partecipazione alla grazia e al destino del Figlio.

Con la festa dell’Assunzione cantiamo le lodi di Maria e contempliamo la gloria della Madre di Cristo, che è prefigurazione di quello che anche noi siamo destinati a raggiungere. Questa festa racchiude tutta la speranza e la gioia della vittoria sulla morte. Maria che ha accolto il cielo in terra è la promessa della nostra umanità accolta in corpo e anima in cielo.

A Pompei, l’Assunzione di Maria è venerata in modo speciale. Nel 1900 Bartolo Longo si unì al cosiddetto “movimento assunzionista” e lanciò un appello ai “Vescovi dell’orbe cattolico” perché sostenessero quella che fu anche una vera e propria campagna di stampa. Le risposte positive furono innumerevoli. Il dogma fu proclamato quando il Beato era già scomparso da ventiquattro anni, ma dai suoi scritti traspariva la serena certezza che, in tempi relativamente brevi, la Chiesa avrebbe riconosciuto questa verità sulla figura di Maria.

         Nell’abside del Santuario di Pompei è presente un affresco molto bello dedicato all’Assunta, realizzato dal pittore bergamasco Fermo Taragni.

Nel 1963 è stata eretta, nella periferia nord della città, una parrocchia dedicata proprio a Santa Maria Assunta.

Oggi le nostre preghiere siano rivolte in modo speciale a Maria, la nostra Avvocata presso Dio, “onnipotente per grazia”, così come la invocava Bartolo Longo nella famosa Supplica.

Maria è per noi modello di fede e di vita. Anche noi, come Lei, saremo beati se, come Lei, sapremo generare la vita, vivere la volontà di Dio nel presente. Anche noi andremo in cielo se ogni giorno generiamo Gesù, vivendo come Lui vuole: compiendo, come Maria, azioni sostenute dalla fede.

+ Tommaso Caputo

Arcivescovo-Prelato e Delegato Pontificio di Pompei

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