MILANO – “Non facciamo il giochino del totonomi, non è nel nostro metodo. Non è quando decidi di sederti a un tavolo ma il come: va bene se il tema è slegato a logiche di partito o al cosa succede dopo. Proporremo persone con altissimi profili istituzionali, invitiamo gli altri a ragionare nello stesso modo”. Così Riccardo Ricciardi, vicepresidente del M5S, in un’intervista a Repubblica in merito alle scelte del movimento per le elezioni del Capo dello Stato, precisando che “non è stata ancora fatta una valutazione, ma rispetto al passato non cerchiamo un candidato di testimonianza. Siamo una forza di governo da tre anni e mezzo, non ci basta trovare il nome migliore e fermarci lì”.
Per Ricciardi, non si può escludere la possibilità di indicare anche il premier Mario Draghi: “Il suo profilo è di altissimo valore, perciò non si può escluderlo, ma lanciar nomi ora rischia di bruciarli”.
(LaPresse)