Ragusa, adescavano omosessuali e poi li rapinavano insultandoli: 5 arresti

La Polizia ha agito dopo le diverse rapine denunciate in pochi giorni

Ragusa (LaPresse) – La polizia di Vittoria (Ragusa), dopo aver arrestato tre persone indagate per rapina ad agosto, ora ne ha messe in manette altre due, un 20enne e un 18enne facenti parte della banda. Gli indagati sono accusati di aver commesso più rapine, estorsioni, lesioni gravi e violenza privata. Il tutto aggravato dall’aver agito in luogo isolato, di notte e con scopi discriminatori nei confronti di omosessuali.

Le rapine erano iniziate a giugno. La prima vittima aveva raccontato di essersi recata in una zona industriale per poter incontrare un partner occasionale. Una volta parcheggiata l’auto uno dei rapinatori si era avvicinato fingendo di volerlo conoscere e l’aveva convinto a spostarsi in una zona appartata. A quel punto lo aveva colpito, trascinandolo fuori dall’auto e minacciandolo di ammazzarlo di botte se non gli avesse consegnato oggetti di valore e denaro. Durante la rapina, i malviventi avevano rivolto diversi insulti omofobi nei confronti dell’uomo: fra gli altri “pezzo di finocchio”, “gente come te mi fa salire il sangue alla testa”, “frocio”.

La Polizia ha agito dopo le diverse rapine denunciate in pochi giorni

Dopo appena tre giorni, gli indagati hanno commesso un’altra rapina con lo stesso modus operandi. In questo caso, preso il guinzaglio del cane della vittima trovato in macchina, avevano colpito l’uomo ripetutamente, ancora una volta insultandolo.

Dopo le prime due rapine, gli investigatori hanno scoperto che erano stati consumati e denunciati altri tre fatti identici.

Studiando la zona e un bar vicino si è scoperto che era quello il luogo di ritrovo dei rapinatori. Gli arrestati sono stati ripresi mentre dalle telecamere di videosorveglianza mentre fingevano di voler essere avvicinati dalle vittime per consumare un rapporto sessuale. Si aggiravano nella zona a piedi per poi salire in auto con la persona da adescare.

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