Spaccio di droga, arrestate undici persone a Gallipoli

Si tratta di 5 italiani e 6 albanesi

Carcere
Foto LaPresse/Andrea Di Grazia

GALLIPOLI – Era una vera e propria organizzazione gestita da italiani e albanesi. Obiettivo quello di gestire ‘piazze’ di spaccio soprattutto nella zona del litorale, quella della movida per intenderci. Questa mattina, però, i carabinieri hanno arrestato i responsabili.

L’operazione

Sono stati i militari dell’Arma del comando provinciale di Lecce ad eseguire i provvedimenti cautelari. In tutto sono undici, vale a dire quelli che erano stati emessi dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Lecce su richiesta della Dda locale. I destinatari del provvedimento sono 6 persone di nazionalità albanese e 5 italiani. Per loro le accuse parlano chiaro. Sono indagati infatti, a vario titolo, per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti aggravata e spaccio di sostanze stupefacenti. I provvedimenti eseguiti stamattina sono frutto di una lunga indagine iniziata tempo fa. L’attività investigativa è stata posta in essere dai carabinieri di Gallipoli che oggi hanno ottenuto il risultato sperato.

L’attività di spaccio del sodalizio criminale

Hanno infatti smantellato una vera e propria organizzazione criminale che si basava sullo spaccio di cocaina. Sia in città che sul litorale, infatti, il gruppo aveva messo su un’attività piuttosto redditizia che avrebbe consentito il controllo del mercato della zona. Niente di improvvisato, dunque, ma un sodalizio con una spina dorsale solida, che aveva intenzione di espandersi anche in altri territori.

I collegamenti con la criminalità organizzata

Tra le persone coinvolte, c’è infatti anche anche un elemento di spicco della ‘Sacra Corona Unita’. L’uomo aveva concentrato la sua attività tra Racale e alcuni Comuni limitrofi dove, probabilmente, quell’attività si sarebbe potuta e dovuta diffondere. I militari dell’Arma resteranno dunque al lavoro sul ‘caso’ per verificare altri eventuali coinvolgimenti esterni. Per comprendere se quel gruppo avesse rapporti con altri soggetti e se quindi l’attività fosse ancora più estesa di quanto si immagini. Intanto, però, il colpo inferto dalle forze dell’ordine è stato notevole e quegli arresti rappresentano un risultato davvero importante.

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