Roma (LaPresse) – Che Marcello Foa “non possa essere un presidente di garanzia lo dice la sua storia, anche recente. Non tanto per il suo pensiero politico, quanto per il fatto che ha assunto posizioni quasi da militante. La legge su questo punto è abbastanza chiara. Ed è chiara anche sul fatto che debba avere un consenso molto ampio in vigilanza. Proprio perché dovrebbe garantire il pluralismo del servizio pubblico”. Lo dice la senatrice di Leu Loredana De Petris. E’ un membro della commissione di Vigilanza Rai ai microfoni della trasmissione ‘L’Italia s’è desta’, su Radio Cusano Campus.
L’affondo della senatrice di Leu
“Anche l’accordo fatto con Forza Italia è la dimostrazione che non sarà purtroppo un presidente di garanzia per la Rai. E’ chiaro che ognuno sia portatore di proprie idee, ma nel caso di Foa ha lavorato con siti che si occupano di veicolare informazioni che non sono quelle che dovrebbero essere date da un servizio pubblico. I tweet contro il Presidente della Repubblica non sono certo da ascrivere a un curriculum di un giornalista che dovrebbe essere lì, almeno formalmente, di garanzia. Il metodo Foa denuncia un approccio da parte del governo che mi è sembrato un approccio in continuità con quello che purtroppo è sempre accaduto in Rai. Si è arrivati a Foa presidente dopo una contrattazione con Forza Italia, quindi il maggiore competitor della Rai”, aggiunge De Petris.