MILANO (LaPresse) – Rai Storia, domani l’età degli estremi a ‘Storia del mondo’. La follia e la violenza del Novecento, ma anche le sue conquiste nel campo dei diritti civili e in quello della tecnologia. Le contraddizioni del ventesimo secolo sono al centro di ‘Storia del mondo’, in onda giovedì 29 novembre alle 22.10 su Rai Storia. Si parte dalle birrerie di Monaco, dove Hitler e i suoi seguaci stanno macchinando un colpo di stato. Fallito il suo piano, Hitler viene rinchiuso nel carcere di Landsberg, dove scriverà il ‘Mein Kampf’, la mia battaglia. In quello stesso periodo, dall’altra parte dell’Atlantico, a New York l’infermiera Margaret Sanger si interessa alla situazione delle donne più povere, resa ancora più difficile dalle gravidanze indesiderate. Insieme alla ricca ereditiera Katherine McCormick studia un piano per il contrabbando di contraccettivi. Il racconto passa poi per il campo di concentramento nazista di Babi Yar, vicino a Kiev, e per Hiroshima, la prima vittima della bomba nucleare. In primo piano anche il pensiero maoista ai tempi della rivoluzione culturale in Cina e il duello uomo-macchina nella partita di scacchi tra il campione russo Kasparov e il software della Ibm ‘Deep blue’. In chiusura ‘Storia del mondo’ va alla scoperta della tribù Ayoreo nella regione del Chaco, in Sudamerica; una tribù che solo di recente ha avuto il primo contatto con il mondo esterno.
Rai Storia, domani l’età degli estremi a ‘Storia del mondo’
La follia e la violenza del Novecento, ma anche le sue conquiste nel campo dei diritti civili e in quello della tecnologia