MILANO (LaPresse) – Rai1, ‘Lineabianca’ domani in Val Venosta. Paesaggi fiabeschi, chilometri di piste innevate, favolose escursioni nel meraviglioso contesto della natura incontaminata del Parco Nazionale dello Stelvio. Il prossimo appuntamento di Lineabianca, con Massimiliano Ossini e Giulia Capocchi, in onda sabato 8 dicembre, alle 14 su Rai1, sarà un viaggio in Val Venosta. Il lembo più occidentale della provincia di Bolzano che si estende dal Passo Resia fino alle porte di Merano.
Quota 3.769 metri sul livello del mare. Sulla cima del monte Cevedale, nella spettacolare cornice del Gruppo dell’Ortles e delle Alpi Venoste. Un’emozionante apertura del conduttore con Lino Zani ed una guida alpina.
Per non dimenticare: a quota 3275 metri, i tre Cannoni del monte Cevedale, indelebile e maestosa traccia infatti di un periodo significativo per la storia, quello della Guerra Bianca. Un conflitto infatti sofferto e sanguinoso che decimò numerosi soldati italiani e austriaci. Anche a causa delle condizioni proibitive in cui vivevano i militari.
Rai1, ecco cosa si racconterà a ‘Lineabianca’
Un susseguirsi di monumenti, portoni ad arco, affreschi e scalinate. Tra mito e storia, curiosità, personaggi e antiche tradizioni di Burgusio. Caratteristico ed affascinante borgo ai piedi dell’abbazia di Monte Maria.
Dai danni subiti dal patrimonio boschivo per la straordinaria ondata di maltempo, all’abbattimento programmato degli alberi pericolanti. Ma anche gli evidenti effetti dei cambiamenti climatici sulla fauna locale. Nell’area faunistica di Fragges, con un agente della Forestale, alla scoperta delle bellezze del Parco Nazionale dello Stelvio.
La transumanza degli animali da ricondurre in valle, il recupero delle antiche razze, un vecchio maso del 400, una vita nella natura. Al cospetto dei grandi ghiacciai: sulle verdi colline di Burgusio, una giornata in compagnia di Armin Pirhofer, ex direttore di banca ed oggi eremita di Monte Maria.
La chiesa romanica, unico esempio di basilica a tre navate colonnate della Val Venosta. La Cappella di S. Egidio, l’antica cripta consacrata nel 1156, il piccolo orto lavorato con cura dai monaci: a quota 1335 metri, nella frazione di Malles, sulla collina che troneggia Burgusio, l’abbazia di Monte Maria, la più alta abbazia benedettina d’Europa.