Raid contro la sede del Pd di ponte Milvio: manichini impiccati e accuse xenofobe

Le scritte apparse sui muri accusano i Dem degli attacchi contro le minoranze etniche: "Pd = porci democristiani". Indaga la Digos

ROMA – Un fantoccio avvolto nella bandiera tricolore impiccato alla grata dell’ingresso di via Farnesina 37. Lì dove c’è la targa, con tanto di simbolo, che indica la vicina sede del Partito Democratico di Ponte Milvio, a Roma. È questo lo scenario che si è presentato stamattina ai militanti democrat. Il raid è avvenuto nella notte, ancora ignoti gli autori. L’accusa rivolta al partito – quasi per contrappasso dantesco – è quella di xenofobia.

Scritte intimidatorie: “Pd = porci democristiani”

E oltre al pupazzo impiccato, anche scritte intimidatorie sui muri e striscioni. Nella circostanza il Pd viene accusato di essere complice e mandante di crimini commessi sul territorio italiano dalle minoranze etniche. Questa la scritta: “Omicidi, stupri, degrado di stampo allogeno… Voi complici e mandanti. Pd = porci democristiani”.

Non è il primo – e purtroppo non sarà neanche l’ultimo – degli attacchi a una sezione dem e di un qualsiasi altro partito politico, commessi da qualche facinoroso. Solo poche settimane fa un episodio analogo colpì la sede della Lega in una cittadina alle porte di Bergamo.

Il caso è al vaglio della Digos, si valuteranno le immagini delle telecamere
Il minaccioso blitz alla sede Pd capitolina è ora all’attenzione della Digos, che ha dato il là alle indagini in modo da risalire agli autori dell’attacco. Al vaglio degli inquirenti tutti i filmati registrati dalle telecamere di sicurezza di Ponte Milvio, che potrebbero così smascherare i responsabili.

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