MILANO – Una storia che sembra tratta da un copione che fonde un action movie e una commedia. Il bilancio finale parla di quattro arresti, tutti albanesi tra i 22 e i 27 anni, con l’accusa di rapina aggravata e detenzione di armi clandestine. la storia non sta tanto nell’arresto, bensì nel bottino del colpo di cui sono ritenuti responsabili. Perché la vittima era una truffatrice sorpresa dai quattro mentre tentava un raggiro milionario ai danni di turisti indiani.
La ricostruzione
La dinamica racconta che i rapinatori sono riusciti a sottrarle il malloppo spacciandosi per appartenenti alle forze dell’ordine. Ma si trattava di soldi falsi. I poliziotti di Milano alla fine hanno sequestrato 65mila euro in contanti, 2 milioni di euro di banconote facsimile, due pistole con relativo munizionamento (di cui una risultata rubata in un furto in abitazione nelle Marche), 2 orologi e un’automobile. Tutto ha avuto inizio sabato pomeriggio, quando è giunta agli agenti la segnalazione di una rapina a mano armata all’Hotel Hilton di via Galvani.
L’Alfa Romeo blu
Gli agenti hanno intercettato l’auto dei quattro rapinatori, un’Alfa Romeo 147 blu, in fuga ferma a un semaforo in via Fara. Quella vettura era rubata ed era già segnalata dall’Arma dei carabinieri di Roma per altre rapine in cui gli autori si spacciavano per poliziotti. Alla vista dell’auto è iniziata la fuga a piedi. Per rintracciarli è stato fondamentale l’aiuto che i cittadini testimoni hanno fornito ai Falchi della squadra mobile. I quattro della banda si erano nascosti nelle cantine di uno stabile in via Bordoni e, dopo una colluttazione, tre sono scappati mentre uno, con una pistola, è stato fermato.
I soldi falsi
Ma la questione dei soldi falsi si è scoperta nelle ore successive, quando all’hotel di via Galvani i poliziotti sono stati avvicinati da una donna francese che, ritornata sul luogo della rapina, ha riferito loro di aver prenotato la meeting room nei giorni precedenti per commettere una truffa ai danni di 2 indiani e di essere poi stata rapinata dai 4 albanesi. La donna, indagata per tentata truffa, ha chiesto agli agenti della questura di riavere indietro i 65mila euro in contanti e il suo orologio. Il materiale sequestrato, tuttavia, è ancora al vaglio dei poliziotti.