ROMA – Verrà archiviata la formula Bonus Malus? E’ la domanda che molti automobilisti ed assicuratori si fanno. Secondo l’ Istituto per la Vigilanza delle Assicurazioni, infatti, si tratta si una formula antiquata e priva di capacità informative sia per le assicurazioni che per gli automobilisti virtuosi. Ecco perché all’orizzonte si prospetterebbe un cambio di rotta, con una riforma che porterebbe ad abbandonare le classi di merito che prevede la discesa di una classe ogni asso di assenza sinistri e con la risalita di due classi ogni sinistro causato per colpa propria.
Legge Bersani e Rc Auto
Partiamo da un punto inequivocabile: sia legge Bersani che la polizza Rc Auto famiglia hanno fidelizzato i clienti delle assicurazioni, facendo venire meno la validità del Bonus Malus il cui fine era quello di premiare con premi più bassi da pagare gli automobilisti virtuosi, ovvero quelli con pochi sinistri causati. La Legge Bersani, infatti, prevedeva che “la seconda auto del nucleo familiare potesse entrare, sempre se assicurata con la medesima compagnia della prima, alla stessa classe di merito”, mentre con la polizza Rc Auto familiare “si allarga il campo anche alla moto, al furgone e a qualsiasi altro veicolo del proprio nucleo familiare”. Una sorta di “trattamenti privilegiati”, insomma, sia per i propri clienti che per i loro nuclei familiari.
L’esempio classico è quello di un novo assicurato in famiglia, ad esempio un figlio che viene associato alla stessa classe di merito della famiglia, anche se il secondo veicolo sarà classe uno. E qualora si decise in seguito di cambiare Compagnia di assicurazione si prenderà si verrà associati alla 13 (dopo un anno senza sinistri si scende da 14 a 13).
Farina: “Sistema inadeguato”
Secondo Bianca Maria Farina, presidente dell’associazione delle compagnie, “il sistema attuale non è più efficace nel distinguere i clienti secondo la propria effettiva virtuosità e non svolge quindi più la propria funzione educativa e premiante dei comportamenti virtuosi”