MILANO – Cancellare il reddito di cittadinanza è “insensato”, questo “non vuol dire che non possa essere migliorato”. È l’idea di Nunzia Catalfo, ex ministra del Lavoro e oggi senatrice del M5S, intervistata da ‘La Stampa’. Come si migliora il sistema di assegnazione del reddito? “Si può pensare alle famiglie, ampliando la scala di equivalenza e rendendola più equa in modo da garantire maggiore sostegno alle famiglie numerose. Così come sarebbe utile la possibilità di modulare anche la quota di affitto, perché attualmente il tetto è di 280 euro e in questo modo si penalizzano i nuclei più grandi. Tutto, però, ha un costo”, aggiunge.
Chi prende il reddito può rifiutare un’occupazione se è inferiore ai tre mesi. Va abbassata questa soglia? “Si potrebbe abbassare. Durante la pandemia – sottolinea Catalfo – si è anche introdotta la possibilità di sospendere l’assegno e poi riprenderlo a fine contratto: questa sospensione si potrebbe rendere strutturale, andando oltre l’emergenza Covid. L’importante è non perdere il sostegno del reddito”. “Se c’è la volontà della maggioranza e del governo, tutto si può fare, ma qui c’è chi parla di eliminare il reddito di cittadinanza. Mi sembra che la battaglia sia un’altra”, chiarisce.
(LaPresse)