Scuola, si riparte in sicurezza

L’assessore Lucia Fortini: vaccinato il 60% degli studenti tra i 12 e i 19 anni

NAPOLI – La scuola, finalmente, riparte, e lo fa in sicurezza. Da oggi, primo giorno del mese della ripresa post-estiva, cambiano infatti le regole rispetto all’anno scorso: il personale docente e scolastico è obbligato a esibire il Green Pass. Il dato regionale circa la vaccinazione di tutti coloro che compongono l’universo scuola premia la Campania tra le regioni italiane più virtuose, con oltre il 98% dei dipendenti che hanno completato il ciclo vaccinale. In questo quadro non riesce dunque ad avere voce in capitolo quella piccola fetta di docenti no-vax i quali oggi, in concomitanza con il resto della Penisola, annunciano scioperi e blocchi stradali contro l’obbligo, voluto dal governo, di possedere la certificazione verde per esercitare la professione didattica in presenza (in assenza di pass, dopo cinque giorni di assenza non giustificata è prevista la sospensione, senza stipendio). Misure severe, dunque, per scongiurare l’incubo didattica a distanza, alternativa infelice alle lezioni in aula che ha caratterizzato praticamente quasi l’intero anno scolastico passato, specie in Campania, tra le regioni italiane che hanno maggiormente tenuto gli alunni lontani dalle aule.
Un plauso alla scuola arriva dall’assessore regionale alla Scuola Lucia Fortini: “Il ministro dell’Istruzione si è complimentato: la percentuale di personale scolastico vaccinato in Campania è la più alta d’Italia. La nostra comunità scolastica si è mostrata particolarmente coesa, e ha mostrato un grande senso dello Stato nel vaccinarsi, anche quando la seconda dose di AstraZeneca sembrava il ‘male assoluto’. Con il presidente De Luca domani incontreremo molti dirigenti della Campania (non tutti per una questione di sicurezza): miriamo a coinvolgere tutto il mondo della scuola per quel che riguarda l’immunizzazione anche degli studenti. Ma anche qui la Campania sta procedendo a ritmo serrato: l’adesione alla campagna vaccinale della platea studentesca dai 12 ai 19 è già arrivata al 60%. Nel dettaglio, come è comprensibile, per i più giovani intorno ai 12 anni l’adesione è del 20%, mentre per i 19enni siamo quasi all’80%. Sono comprensibili le titubanze dei genitori dei più piccoli: consiglio loro di rivolgersi al proprio pediatra”, afferma l’assessore Fortini. La scarsa partecipazione dei più giovani non spaventa la Regione: secondo l’assessore alla Scuola, l’attenzione maggiore va rivolta agli studenti delle scuole di secondo grado che, come detto, hanno aderito quasi del tutto alla campagna di immunizzazione.

“Conto comunque che questi dati migliorino nei prossimi giorni, visto che ad agosto, naturalmente, i ragazzi non hanno pensato al vaccino. Immaginiamo un monitoraggio sulla scuola primaria e secondaria con test salivari, e per le superiori anche una campagna di sensibilizzazione a vaccinarsi. Saremo, inoltre, presenti fisicamente nelle scuole con dei camper su cui si potrà ricevere il siero”, continua Lucia Fortini, che conclude: “Tengo a precisare che nessuno ha mai pensato allo slittamento dell’anno scolastico, nemmeno De Luca. La Regione è per il ritorno in presenza, che avverrà il 15 settembre”.

Un clima di tranquillità sembra caratterizzare anche gli stessi dirigenti scolastici: “La situazione è decisamente migliorata rispetto all’anno scorso. Di personale non vaccinato nella mia scuola la percentuale è quasi pari a zero. Quei pochissimi che non hanno il Green Pass faranno il tampone ogni 48 ore, altrimenti non mettono piede a scuola”, afferma Assunta Bottone, preside della scuola Onorato-Fava di Napoli. “Certo, sarebbe bello che anche i ragazzi siano tutti vaccinati”, conclude.

“L’organizzazione per noi è diventata più facile perché rispetto allo scorso settembre abbiamo oggi un anno di esperienza in più. Inoltre, è stato tolto il vincolo della distanza buccale di un metro tra gli alunni, norma che quest’anno si può applicare solo se il dirigente ha strutture e personale adeguato a sua disposizione. In generale, possiamo dire che docenti e genitori sono meno spaventati, e che ormai le norme di sicurezza sono state assorbite da tutti. L’attenzione, però, deve restare sempre molto alta”, afferma Antonio Varriale, preside dell’IC Collecini Giovanni XXIII di Caserta.

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