Reddito di cittadinanza, il M5S: “Singolare che il Pd si ricordi ora dei più deboli”

Nella nota i senatori del Movimento 5 Stelle in Commissione Lavoro replicano alle accuse dei dem

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

ROMA “Incredibile ma vero, dopo essere stato al governo dal 2011, epoca Monti, a metà dell’anno scorso adesso il Pd, nel contestare il nostro Reddito di Cittadinanza, si ricorda dell’esistenza delle fasce più deboli della popolazione. Tutto quello che sono riusciti a produrre in sette anni alla guida del Paese, periodo in cui il numero di persone in povertà assoluta è esploso passando da 2,6 a oltre 5 milioni di persone, è stato il ReI”. Così in una nota i senatori del Movimento 5 Stelle in Commissione Lavoro.

La replica del Movimento al Pd

E proseguono: “Un provvedimento assistenzialista approvato pochi mesi prima delle elezioni, giusto in tempo per la campagna elettorale, ma destinato ad una platea risicatissima rispetto a quella a cui è rivolto il Reddito di Cittadinanza (circa 5 milioni di persone). E su cui sono state messe scarsissime risorse. È singolare, per non dire di peggio, il fatto che adesso vengano a farci la morale”.

I dem si scagliano contro il reddito di cittadinanza

“Chi dei dem si lamenta per gli emendamenti bocciati ieri sera in Commissione – aggiungono i parlamentari del M5s – omette di dire che le proposte di modifica in questione avevano già subito la bocciatura della Bilancio. Perciò le chiacchiere stanno a zero. Quanto all’attenzione per i disabili, oltre a ricordare che 255mila nuclei familiari con disabili riceveranno il Reddito di Cittadinanza, sempre ieri sera durante i lavori di Commissione il sottosegretario Cominardi ha manifestato l’intenzione del Governo di intervenire ulteriormente in loro favore. Forse erano disattenti…”, concludono.

(LaPresse)

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