REGGIO – Da cinque anni minacciava e aggrediva la compagna, anche davanti alla figlia piccola. “Io mi impicco in garage e vado in cimitero, ma voi due (riferendosi alla compagna e alla figlia minore) venite con me”, “tua madre (riferendosi alla suocera) avrà vita breve”. Queste solo alcune delle minacce che l’uomo, un 30enne reggiano, rivolgeva frequentemente alla donna. Minacce condite dalle peggiori offese ma anche e soprattutto da gravi condotte maltrattanti che vedevano l’uomo picchiare con cadenza di tre/quattro volte alla settimana la compagna anche davanti alla figlia minorenne. In alcuni casi la vittima è stata costretta con violenza e contro la sua volontà a subire rapporti sessuali. Maltrattamenti fisici e psicologici a seguito dei quali i carabinieri in forza alla stazione di Sant’Ilario d’Enza (Reggio Emilia), a cui la donna si è rivolta, hanno denunciato alla Procura reggiana un 30enne reggiano accusato del reato di maltrattamenti in famiglia aggravati dall’essere compiuti davanti ai figli minori e violenza sessuale. Il sostituto titolare dell’inchiesta, condividendo con le risultanze investigative dei carabinieri, ha richiesto e ottenuto dal gip del tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione nei confronti dell’uomo della misura coercitiva dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla vittima, una 25enne, prescrivendogli di non avvicinarsi alla stessa e ai luoghi da lei frequentati. Provvedimento di natura cautelare che ieri è stato eseguito dai carabinieri della stazione di Sant’Ilario d’Enza che hanno condotto le indagini.
Dalle risultanze investigative è emerso come la donna da cinque anni sia stata sottoposta a costanti vessazioni fisiche e morali da parte del marito che, oltre alle minacce ed offese in premessa, con cadenza di 3/4 volte la settimana la percuoteva abitualmente con spintoni, calci, schiaffi e tirate di capelli, distruggendo le suppellettili di casa, prendendo a pugni porte e finestre, costringendola anche ad abbandonare nottetempo la casa familiare. Condotte violente compiute anche davanti alla figlia minore. A carico dell’uomo oltre al reato di maltrattamenti in famiglia aggravati, è stato contestato anche quello di violenza sessuale, per aver costretto con violenza e contro la sua volontà la compagna ad avere rapporti sessuali. Gravissimi episodi quelli denunciati dalla donna che, riscontrati dai militari in forza alla stazione di Sant’Ilario d’Enza, hanno visto la Procura reggiana richiedere ed ottenere dal gip del tribunale di Reggio Emilia il provvedimento di natura cautelare che ieri è stato eseguito dai carabinieri.
(LaPresse)