Reggio Emilia: blitz contro la mafia nigeriana, 10 arresti e 15 perquisizioni

È di 10 arresti e 15 perquisizioni a carico di 25 cittadini nigeriani il risultato del blitz compiuto questa mattina dalla polizia di Reggio Emilia coordinata dalla Procura di Bologna

Foto LaPresse/ Giordan Ambrico Blitz Polizia

MILANO – È di 10 arresti e 15 perquisizioni a carico di 25 cittadini nigeriani il risultato del blitz compiuto questa mattina dalla polizia di Reggio Emilia coordinata dalla Procura di Bologna. Gli indagati sono indiziati di appartenenre a due Cults, diretta promanazione delle confraternite operanti in Nigeria e precisamente ‘Supreme Vikings Confraternity’ e ‘National Association of Air Lords’, conosciuta anche come ‘Supreme Eiye Confraternity.

I fermi arrivano a seguito delle indagini nate nel corso del 2018 nell’ambito di una prima indagine su un traffico di droga, coordinata dalla Procura di Reggio Emilia terminata con 24 arresti in flagranza di reato eil sequestro di 110 chili di marijuana e 300 grammi di cocaina. Da lì, gli investigatori sono risaliti alla faida tra i due gruppi, culminata anche con violente aggressioni, consumate in taluni casi con l’uso di armi da taglio e sfociate in lesioni anche gravi, tra due gruppi di cittadini nigeriani appartenenti a due Cults contrapposti.

Le emergenze investigative relative all’esistenza di due ‘locali’ della strutturata, radicata e consolidata mafia di matrice nigeriana in Reggio Emilia, ha portato al passaggio del fascicolo alla Procura di Bologna con la collaborazione del pm reggiano titolare dello stesso fascicolo, in ragione della stretta connessione con questo capoluogo.

Milano, 2 mar. (LaPresse) – L’attività di analisi e valorizzazione di dati già emersi in altri procedimenti penali da parte degli investigatori della Squadra Mobile, poi, ha portato a ricostruire, sin dall’anno 2015, la presenza e l’operatività a Reggio Emilia della mafia nigeriana.

In particolare, sono stati raccolti indizi di colpevolezza in ordine a numerosi e gravi reati consumati in Reggio Emilia, il cui movente era da attribuire a contrasti tra Cults; a titolo di esempio, nell’anno 2015, una violentissima rissa scoppiata all’esterno della stazione ferroviaria reggiana e, in successione, altri cruenti analoghi fatti, verificatisi negli anni seguenti, che avevavno suscitato notevole allarme sociale, con scontri tra opposte fazioni, a causa dei quali i protagonisti avevavano subito gravi lesioni e reati contro il patrimonio, accaduti presso il complesso industriale dismesso delle ex officine Reggiane.

(LaPresse)

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