REGGIO EMILIA (LaPresse) – Con l’accusa di ricettazione i carabinieri della stazione di Montecchio Emilia (Reggio Emilia) hanno denunciato alla locale procura della Repubblica un 40enne reggiano. Nei guai ha rischiato di finire la moglie, ignara di essere in possesso di uno smartphone rubato. Non poteva certo immaginare che, a distanza di oltre un anno dal regalo che le aveva fatto il marito, sarebbe stata convocata in caserma dai carabinieri di Montecchio Emilia. Per sequestrarle il telefono cellulare donatole per il suo compleanno.
Lo smartphone era il suo regalo di compleanno
Lei ovviamente ignorava fosse un cellulare rubato. E così, quando in caserma ha riferito le circostanze di come ne era entrata in possesso, nei guai è finito il marito. Attraverso il tracciamento del codice Imei, ovvero la carta d’identità dei cellulari, i carabinieri della stazione di Montecchio Emilia sono risaliti all’utilizzatrice dello smartphone. Che è stato rubato a una casalinga 50enne di Parma. Il maltolto è stato restituito alla legittima proprietaria.
Il ritrovamento e la denuncia
La derubata non aveva configurato una App che gli consentisse di tracciare e quindi ritrovare il suo cellulare. Ma è ugualmente tornata in possesso del suo smartphone della Samsung. Grazie alle indagini tecniche condotte dai carabinieri della stazione di Montecchio Emilia.
A seguito della denuncia del furto del cellulare, sottrattole nel luglio dell’anno scorso, i carabinieri richiedevano e ottenevano dalla procura della Repubblica presso il tribunale reggiano l’acquisizione dei tabulati del traffico telefonico successivamente al furto. Che risultava essere stato associato ad una scheda telefonica intestata ad una donna reggiana.
Gli ulteriori accertamenti dei carabinieri di Reggio Emilia
Le ulteriori attività investigative venivano quindi eseguite attraverso l’avvio dei dovuti accertamenti. Per appurare l’effettiva esistenza dell’intestatario dell’utenza telefonica. E soprattutto stabilire se la stessa avesse in uso il numero e quindi lo smartphone rubato. Identificata l’utilizzatrice e convocata in caserma la stessa consegnava spontaneamente lo smartphone, risultato dal riscontro con il codice Imei essere quello rubato. E riferendo esserle stato regalato dal marito.
A questo punto in caserma finiva il marito il quale confermando quanto asserito dalla moglie. E non potendo fornire la documentazione che ne attestasse il lecito acquisto veniva denunciato dai carabinieri per ricettazione.