ROMA – Nel mese di gennaio dell’anno scorso una nota azienda Ligure, che commercia anche occhiali, veniva svaligiata da ignoti ladri che portavano a segno un furto di ingente valore. A distanza di oltre un anno dal maxi furto, un’importante partita della refurtiva costituita da circa 700 paia di occhiali del valore di 14.000 euro è stata rinvenuta dai carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia. Che l’hanno rinvenuta tra i banchi del mercato settimanale di Reggio Emilia. Dove venivano venduti a un prezzo stracciato al di sotto dei 3 euro da parte di un ambulante ora finito nei guai.
Gli occhiali rivenduti al mercato al costo di 3 euro
Questa in sintesi la premessa che ha visto i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia, denunciare alla Procura della Repubblica. Presso il Tribunale del capoluogo reggiano l’ambulante. Identificato in un 44enne residente a Reggio Emilia, chiamato a rispondere del reato d ricettazione. L’azienda aveva subito l’ingente furto nella sua sede in Liguria la notte del 29 gennaio. Quando ignoti ladri accedevano nel deposito dell’azienda trafugando migliaia di articoli tra accendini, occhiali da vista e da sole, telecamere, penne, profumi e orologi e altro materiale per un ingente valore. Venerdì mattina un cliente dell’azienda nel passare tra i banchi allestiti in Piazza Fontanesi scorgeva in una bancarella la vendita di occhiali della marca dell’azienda in questione. Che venivano venduti all’incredibile prezzo di 2.99 euro.
Informava del fatto l’agente di commercio di riferimento dell’azienda che recatosi sul posto acquistava tre paia di occhiali. Riscontrando che effettivamente appartenevano alla partita di occhiali trafugati alla fine di gennaio dell’anno scorso. L’uomo chiamava subito il 112. Che inviava sul posto i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia. Effettuate le dovute verifiche e accertato che le circa 700 paia di occhiali in effetti erano oggetto di furto conducevano l’ambulante in caserma. Lì, dopo avergli sequestrato quanto illecitamente posto in vendita, lo denunciavano per ricettazione. Le indagini ora proseguono per risalire alla filiera del riciclaggio della restante parte di refurtiva trafugata.
(LaPresse)