Regionali 2020, Procura in allerta

Dopo l’esposto del bellonese Stellato. Nel mirino dei magistrati le schede della sezione numero 9 di San Cipriano d’Aversa. Due nomi scritti con grafia diversa, il secondo è sempre quello della consigliera Iodice

NAPOLI (Anastasia Leonardo) – Non solo l’indagine – già nota – della giustizia amministrativa: sulle Regionali dell’anno scorso ci sarebbe anche l’occhio della Procura, per cercare di capire cosa sia accaduto nella sezione numero 9 di San Cipriano d’Aversa. E’ qui, infatti, che – durante le operazioni di riconteggio disposte dal Consiglio di Stato dopo il ricorso di Agostino Stellato (a destra), primo dei non eletti nella lista casertana di Noi Campani – sarebbero state ritrovate delle schede ‘sospette’. Schede sulle quali viene indicata la doppia preferenza di genere, con una costante: il voto alla candidata Maria Luigia Iodice (a sinistra), poi effettivamente eletta nell’assemblea del centro direzionale.
Diversa l’abbinata (Iodice-Stellato, Iodice-Griffo, Iodice-De Cristofaro), ma diversa – giura chi le ha viste – pure la grafia. Come se i due nomi non fossero stati scritti sulla scheda dalla stessa mano, che però sembrerebbe la stessa ad aver sempre vergato quello della pediatra di Marcianise candidata da Clemente Mastella.
Che cosa è accaduto nelle cabine elettorali della sezione 9 di San Cipriano? Hanno votato elettori col vezzo del disegno, che avevano voglia di usare due grafie diverse? Uno dei due nomi è stato aggiunto dopo?
Sono queste le domande alle quali la procura dovrà rispondere, parallelamente al riconteggio disposto dal consiglio di Stato che sta avvenendo nell’area ex Ciapi di San Nicola la Strada sotto gli occhi di un perito appositamente nominato. Diciotto le sezioni elettorali in cui sarebbero state ravvisate – secondo il ricorrente Stellato, candidato di Bellona in quota Luigi Bosco – incongruenze.
Una su tutte, la sparizione di un plico di schede dalla sezione numero 19 di Marcianise, come la prefettura di Napoli ha fatto notare alla Segreteria del Consiglio regionale della Campania: stando ai dati rilevati dal verbale delle operazioni dell’ufficio elettorale, le schede votate, comprensive di quelle bianche e nulle, dovevano essere 650 contro le 578 trovate in due cartoni separati.
Date queste anomalie diffuse, non è improbabile che la difesa di Stellato, rappresentata dall’avvocato Renato Labriola (nel riquadro), possa chiedere con motivi aggiunti ulteriore istruttoria per ‘aprire’ tutte le sezioni elettorali come aveva fatto inizialmente. Richieste che chiaramente non possono andare oltre ciò che è stato già sancito dal consiglio di Stato.
Se alla fine del riconteggio l’esito dovesse essere diverso da quello sancito col voto del 20 e 21 settembre 2020, anche l’assetto attuale del consiglio regionale potrebbe cambiare, con Stellato al posto di Iodice tra gli scranni del consiglio regionale.

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