Regionali in Campania, Caldoro nel mirino di Martusciello

L'europarlamentare punta a rimettere in discussione il nome dell'ex governatore per la leadership del centrodestra.

Forza Italia, Stefano Caldoro, Francesca Pascale e Gianni Lettieri
Forza Italia, Stefano Caldoro, Francesca Pascale e Gianni Lettieri

Regionali in Campania, la cavalcata di Caldoro

Regionali in Campania, l’ex governatore Stefano Caldoro ha messo in moto la macchina elettorale per l’appuntamento dell’anno prossimo. Procede spedito negli incontri romani per elaborare la strategia migliore da mettere in campo e iniziare a ‘contare’ quante e quali saranno, in linea di massima, le liste in suo sostegno. Ma non avendo ancora ufficializzato la sua candidatura a presidente per la coalizione di centrodestra c’è ancora chi, pur di tornare alla ribalta, è pronto a sabotare le precise indicazioni del leader Silvio Berlusconi.

Le manovre di Martusciello

Stefano Caldoro e Luigi Cesaro
Domenico De Siano

Si tratta dell’eurodeputato Fulvio Martusciello che sembra voler interpretare il ruolo di disturbatore e giocare su più tavoli. Già qualche settimana fa ha tentato di mettere in discussione i vertici di Forza Italia in Campania, a partire dal coordinatore regionale Domenico De Siano, espressione del senatore Luigi Cesaro, plenipotenziario del partito all’ombra del Vesuvio.

Il riavvicinamento ai big campani

Successivamente ha tentato di diventare leader regionale del partito che non c’è, ossia Altra Italia, contenitore annunciato dal Cavaliere che non ha mai visto la luce, arrivando a sostenere di essere pronto per la creazione di una lista. Ma tutta questa intraprendenza, evidentemente dettata dall’interesse personale a riconquistare un ruolo nel partito, finora non ha pagato e l’europarlamentare ha deciso di cambiare linea. Ha chiamato alcuni dei big campani, così raccontano gli azzurri indiscreti, per la riappacificazione.

Il pressing su Tajani

Fulvio Martusciello e Antonio Tajani

L’investitura di Caldoro (che pure lo volle assessore nella sua squadra in Regione) come candidato governatore da parte di Berlusconi, ha però mandato all’aria i suoi piani. E si dice che ora stia facendo pressing sull’ex presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani per proporre una candidatura alternativa a quella dell’ex presidente, nonostante questa sia già stata santificata al tavolo nazionale con i leader di Fi Berlusconi, di Fdi Giorgia Meloni e della Lega Matteo Salvini.

Il fratello Antonio

Antonio Martusciello

Pare che Fulvio stia sponsorizzando il fratello Antonio Martusciello, storico fondatore di Forza Italia nel 1994. In realtà, i forzisti campani sono certi del fatto che quest’ultimo, rispettoso del partito e lontano dalla politica attiva da molti anni, non accetterebbe mai di porsi come antagonista dell’amico Caldoro. Inoltre a dicembre ci sarà il rinnovo delle cariche dell’Agcom e Martusciello, attualmente tra i commissari dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, potrebbe vedersi rinnovato l’incarico.

Le aspirazioni di Severino Nappi

Severino Nappi

Probabile che le tensioni che animano il sottobosco di Fi sia tra i motivi che spingono Caldoro alla cautela sullo scioglimento ufficiale della riserva sulla sua discesa in campo. L’ex governatore è consapevole del fatto che a remargli contro ci sono diversi ‘amici’. A sperare che i giochi per la candidatura alla guida di palazzo Santa Lucia possano riaprirsi, c’è un altro suo ex assessore, Severino Nappi. Tra lui e Martusciello sembra essersi creato una sorta di asse utile a spingere le anime poco inclini ad appoggiare Caldoro a palesare il proprio malcontento per spingere il Cavaliere a rivedere la propria posizione e l’accordo nazionale.

Mastella, le primarie e il diktat del Cavaliere

Clemente Mastella

Cosa che, però, non sarebbe nelle intenzioni di Berlusconi. Anche e soprattutto perché l’alternativa, proposta da Nappi, e ancor prima dal sindaco di Benevento Clemente Mastella, sarebbe quella non gradita al Cavaliere di svolgere le primarie interne al partito. Berlusconi il suo nome l’ha fatto e difficilmente qualche colpo di tosse potrà fargli cambiare idea.

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