Covid, 14 regioni in arancione. E AstraZeneca annuncia un nuovo ritardo nella consegna dei vaccini

Attesa la firma del ministro della Salute Roberto Speranza sui 'nuovi colori'

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Nella foto Roberto Speranza

ROMA – Il ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà in serata l’ordinanza che da lunedì 12 aprile promuove in zona arancione Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana.

Campania ancora in zona rossa

La Campania rimane in zona rossa: la settimana scorsa l’indice di contagio Rt era ancora al disopra del valore limite di 1,25. La cabina di regia fissa due settimane di permanenza al di sotto della soglia come parametro inderogabile per il passaggio di colore. In rosso Puglia e Valle d’Aosta, entrambe con un’incidenza dei casi superiore ai 250 contagiati ogni 100mila abitanti, secondo parametro non negoziabile.

La Sardegna, prima regione a conoscere la zona bianca, torna alle restrizioni più severe della zona rossa. Nella scorsa settimana l’indice Rt ha superato la soglia consentita. Ritornano in zona arancione, come prima del lockdown nazionale di Pasqua, l’Abruzzo, la Basilicata, il Lazio, la Liguria, le Marche, il Molise, la Sicilia, l’Umbria, il Veneto e le Province autonome di Trento e Bolzano. Nelle regioni che passano in arancione aprono i negozi, parrucchieri, centri estetici. Sono liberi gli spostamenti all’interno del proprio Comune.

Il punto sulle vaccinazioni

Intanto la vaccinazione subisce una frenata d’arresto. Il numero di vaccini somministrati nelle ultime ventiquattrore si attesta a 172.756 dosi, 100mila in meno di ieri. Ancora: in una nota, la casa farmaceutica anglo-svedese AstraZeneca ha comunicato che questa settimana metà delle consegne di vaccini Vaxzevria all’Unione europea verranno ritardate. Si allontana la soglia delle 500mila inoculazioni al giorno auspicata dal commissario straordinario all’emergenza covid-19, il generale Francesco Paolo Figliuolo.

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