Rifiuti, il governatore Fontana punge Di Maio: “Incenitori inquinanti? Allora la Lombardia non accetterà più spazzatura dal Sud”

L'esponente del Carroccio: "Nessun problema endemico, ci sono controlli mirati". Il ministro Lenzi: "Ma la Lombardia non è un modello da seguire"

Foto LaPresse - Mourad Balti Touati In foto il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana

ROMA – Ancora tensione tra Lega e M5S sul tema rifiuti. “Se Di Maio pensa che i nostri impianti inquinano, allora devo dire che non accetteremo più i rifiuti del Sud. Chiederemo allo Stato di modificare la norma che ce lo impone”. Lo spiega il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, sottolineando che i pentastellati “non usano la logica ma la pseudo ideologia, gli slogan e non il buonsenso”.

“In Lombardia inceneritori controllati”

“I 13 inceneritori della Lombardia non solo sono puliti ma anche assolutamente controllati – sottolinea il governatore leghista -. Subiscono una cosa come 30 milioni di controlli all’anno da parte di Ispra. Come si fa a dire che non li si vuole al Sud dove il problema dello smaltimento rifiuti è endemico?”.

“Di Maio faccia un giro a Brescia o a Milano”

Secondo Fontana “la nostra Regione è virtuosa in questo senso, siamo considerati un esempio anche all’estero, i controlli sono costanti, gli impianti perfetti. Perché Di Maio non va a farsi un giro al termovalorizzatore di Brescia? O in quello di Milano? Sono impianti che azzerano l’inquinamento e riutilizzano la combustione dei rifiuti per l’energia elettrica”.

Il patto per la Terra dei fuochi

Sullo smaltimento dei rifiuti, quindi, nel governo restano sempre due visioni diverse: i termovalorizzatori, per il Carroccio, sono l’unica strada a differenza di quanto invece professano i pentastellati. Salvini e Di Maio comunque si ritroveranno oggi a Caserta per sottoscrivere l’impegno del governo a favore della Terra dei Fuochi.

Ministro Lezzi: “Basta inceneritori. La Lombardia non è un modello”

Le parole di Fontana sono una risposta anche al ministro per il Sud, Barbara Lezzi. “Quella sui rifiuti è una situazione di forte affanno, non di emergenza. Occorre poi fare un distinguo tra il tema degli inceneritori e quello roghi”, spiega la Lezzi. “Il tema dei roghi è prioritariamente un tema di ordine pubblico. Aggiungo che il tema dei roghi non riguarda soltanto il Sud, anzi: negli ultimi due anni ce ne sono stati oltre 300, diffusi in tutta Italia e proprio recentemente sono avvenuti anche in Lombardia. La questione dunque è nazionale e come tale il governo intende affrontarla”.

La paventata chiusura

Secondo la Lezzi, “sui termovalorizzatori il contratto di governo M5S-Lega prevede una loro graduale chiusura. Se parliamo di modelli, quello della Lombardia, dove ci sono ben 13 inceneritori, non lo considero né virtuoso né di riferimento. Puntiamo su riduzione dei rifiuti, differenziata, riciclo, impianti di nuovissima generazione per il recupero della plastica. E questo porta a nuove attività e posti di lavoro”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome