MILANO – In merito alla condanna odierna dell’Italia da parte della Corte di giustizia europea, che fa seguito alla procedura di infrazione aperta nel 2011 per non aver adeguato 44 discariche alle disposizioni previste dalla direttiva sulle discariche dei rifiuti entro la scadenza prevista, il governo italiano si è attivato a novembre scorso. Comunicando l’avvenuto completamento degli interventi necessari a sanare la posizione di 13 delle 44 discariche oggetto del giudizio.
Costa dispone la chiusura delle discariche oggetto di infrazione
“Negli ultimi mesi – afferma il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa – ho richiesto a ciascuna delle cinque Regioni interessate dalla procedura un cronoprogramma di dettaglio dei lavori per il completamento della chiusura delle discariche. Diffidando, ove opportuno, gli enti regionali a concludere i procedimenti. Al fine di evitare un’ulteriore condanna con l’imposizione di sanzioni pecuniarie, non escludo il ricorso ai poteri sostitutivi. Bisogna fare presto, non solo perché ce lo chiede l’Europa, ma perché il nostro obiettivo primario è tutelare i cittadini e l’ambiente”.
L’impegno del ministro per la tutela dell’ambiente
Il ministro si sta infatti impegnando, in prima persona, con la Commissione Ue per la riduzione di tutte le infrazioni ambientali. E proprio nelle scorse settimane la Commissione europea ha sancito l’archiviazione della procedura di infrazione verso l’Italia. In merito, cioè, all’applicazione della Direttiva quadro sull’acqua (Eu pilot 73041/15/ENVI). Un risultato, quindi, importante per la tutela delle acque e dell’ambiente del nostro Paese e in termini di credibilità internazionale. E frutto dell’impegno dell’Italia per essere in piena conformità con le direttive europee.
(LaPresse)